Arte, carabinieri restituiscono affresco al Camposanto di Pisa

L'opera era stata trafugata durante la Seconda Guerra Mondiale

GIU 11, 2021 -

Arte Roma, 11 giu. (askanews) – Uno strappo di affresco rinascimentale dell’artista Benozzo Gozzoli è stato restituito oggi a Pierfrancesco Pacini, presidente dell’Opera della Primaziale Pisana, dal maggiore Francesco Provenza, comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza. La riconsegna – si aggiunge – è avvenuta in piazza del Duomo a Pisa, nel Camposanto dell’Opera della Primaziale Pisana. Le indagini che hanno portato all’importante recupero sono state avviate dai carabinieri di Monza nel 2020. L’affresco è stato individuato nell’ambito di una più ampia indagine contro il traffico illecito internazionale di beni archeologici che ha portato al sequestro di diversi preziosi reperti. Le indagini hanno permesso di verificare che il bene, non presente nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” – si spiega – sarebbe stato trafugato nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, forse durante i lavori di ristrutturazione del Camposanto di Pisa conseguenti al bombardamento del 31 agosto 1943 da parte dell’aviazione americana. Lo ‘strappo’ – si aggiunge – era poi stato acquistato da un cittadino lombardo in un antiquario inglese negli anni Novanta. Attraverso la collaborazione con i funzionari archeologi della Direzione dell’ente pisano e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, è stato possibile stabilire che gli affreschi provenivano dal Camposanto, dove, da maggio 2000, è sepolto, per sua espressa volontà, Deane Keller (14 dicembre 1901 – 12 aprile 1992). Keller era capitano della V Armata statunitense, e faceva parte dei ‘Monuments Men’ ed il 2 settembre 1944 entrò a Pisa con il fondamentale compito di censire i danni subiti da monumenti e opere d’arte, tra cui il Camposanto e il Battistero. Il recupero del manufatto rinascimentale si inserisce nella stessa attività investigativa che il 18 maggio 2021, a Castellammare di Stabia, ha consentito la restituzione di tre strappi di affresco al Parco Archeologico di Pompei. Il bene, la cui autenticità e provenienza sono state appurate grazie alla collaborazione dei funzionari citati, è stato restituito all’Opera della Primaziale Pisana su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano che ha diretto le indagini.