Toscana, Giani: nuovo piano per una ripresa diffusa e solidale

Informativa all'Aula sul Prs: la nostra Regione deve proporsi attrattiva

GIU 8, 2021 -

Toscana Firenze, 8 giu. (askanews) – Approvare il Piano regionale di sviluppo, il documento chiave per segnare le linee per la ripartenza della nostra Regione entro settembre-ottobre. Così il presidente della Regione, Eugenio Giani nell’informativa all’Aula sul Prs 2021-2025 che “ha caratteristiche di integrazione con gli altri due piani strategici, il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza declinato in piano regionale e l’informativa sui fondi comunitari (ovvero il Fesr, il piano di coesione, il Piano per l’agricoltura e quello che fa riferimento al dipartimento marittimo Toscana-Francia)”. Si tratta di tre piani che devono essere coordinati. Il presidente ha parlato di una “Toscana che deve proporsi in una visione strategica di ripresa eccellente, connessa, diffusa e solidale, che deve valorizzare le sue eccellenze sul piano della promozione economica, manifatturiera, turistica e culturale e proporsi attrattiva”. Giani ha parlato di una regione connessa in una logica di coesione tra la Toscana delle città e dei borghi, del mare e della montagna, delle conurbazioni urbane e delle ampie superfici dove la densità abitativa è più ridotta”. Infine, “solidale quindi vicino ai soggetti fragili”. Gli strumenti attuativi del Prs 2021-2025 si articoleranno in 27 progetti regionali, coerenti con la pianificazione europea e nazionale nei suoi sei aspetti: di innovazione e digitalizzazione, tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile, istruzione e formazione, inclusione non solo sociale con la parità di genere ma anche territoriale con la valorizzazione dei piccoli borghi e il potenziamento del sistema sanitario”. “Per far sì che la Toscana sia pronta per la ripartenza – ha detto Giani – occorre un sistema infrastrutturale adeguato”. Su questo versante l’azione regionale si concentrerà da un lato sulle grandi opere di competenza nazionale che insistono sul territorio regionale (terze corsie autostradali già programmate, completamento della Due Mari, assi di Lucca, completamento del corridoio tirrenico e altre opere stradali sulla rete ANAS), dall’altro sulla realizzazione di un insieme di opere strategiche sulle strade regionali, insieme ad un programma straordinario di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti anche attraverso il cofinanziamento di interventi sulla viabilità locale.