Scuole green, educazione ambientale e nuovi licei: al via Piano

Mense a km 0, riqualificazione energetica. Risorse per 1,2 mld

GIU 4, 2021 -

Scuola Roma, 4 giu. (askanews) – Dai progetti e attività di educazione ambientale con esperti a mense biologiche e sostenibili con prodotti a km 0; da esperienze di recupero e di riprogettazione dei materiali a laboratori green con orti, aule all’aperto e spazi verdi nelle scuole; da distributori per bevande e cibi sostenibili alla messa a dimora alberi negli spazi degli istituti; ma anche 200 nuove scuole ad elevata efficienza energetica (NZEB: Nearly Zero Energy Building, un edificio ad elevata efficienza energetica) e nuovi percorsi per la scuola secondaria di secondo grado, come Licei Ambientali e Istituti Tecnici Superiori ad indirizzo Sviluppo Sostenibile. Sono alcuni degli obiettivi di “RiGenerazione Scuola”, il Piano nazionale del Ministero dell’Istruzione per la transizione ecologica e culturale delle scuole, presentato dal ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi e dalla sottosegretaria Barbara Floridia. Per l’attuazione del progetto sono previsti circa 1,2 miliardi di euro di investimenti, tra risorse del Pnrr e del Ministero. Il Piano (che ha come partner CNR, ENEA, ISPRA, Carabinieri e Guardia Costiera) è basato su quattro pilastri: rigenerazione dei saperi, con azioni formative per alunni, docenti e famiglie (laboratoriali, esperienziali e interattive, anche in spazi aperti a contatto con la natura e in ambienti digitali); rigenerazione dei comportamenti, con la messa a regime di un insieme di attività formative e l’emanazione di linee guida per stimolare e indurre la comunità scolastica a comportamenti virtuosi volti a convertire le abitudini e gli stili di vita; rigenerazione delle infrastrutture fisiche e digitali, che vuole fornire un chiaro indirizzo per la realizzazione di nuove scuole sostenibili, con ampi spazi verdi e ambienti didattici rimodulati, una graduale riqualificazione energetica delle scuole, la modifica degli spazi esterni in spazi verdi e la bonifica dall’amianto; infine, RiGenerazione delle opportunità, con nuovi percorsi per la scuola secondaria e nuovi indirizzi degli ITS per offrire nuovi sbocchi lavorativi in settori (dalla bio-agricoltura all’agricoltura di precisione e rigenerativa, dall’economia circolare alla finanza sostenibile, dalla chimica verde alla bioeconomia). “Con la formazione e l’educazione alla sostenibilità apriamo un capitolo importantissimo, con la parola ‘rigenerazione’, la capacità di generare nuovamente una nuova mente, una nuova capacità di intendere, di vedere e di agire. Partendo dalla scuola, che è il battito della comunità e deve quindi dare il ritmo di partenza”, ha detto Bianchi, per il quale il Piano “dà la possibilità non solo di riflettere, ma di avere percorsi di azione, che permettono in ogni scuola, in ogni comunità e in ogni momento di costruire percorsi di realizzazione. Con una visione molto chiara: non stiamo salvando il pianeta, ma noi stessi e i nostri figli, l’idea stessa della vita. Ripartiamo dopo la pandemia, avendo ben chiari i grandi valori che dobbiamo porre al centro della scuola e del rilancio e della rinascita del Paese”, ha concluso. Per la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia, “dopo la pandemia, che ha messo a dura prova i modelli esistenziali e i sistemi economici, non possiamo come Paese che ripartire e lo dobbiamo fare cambiando approccio, dimostrando che la pandemia non ha solo ferito, ma anche insegnato. È tempo di cambiare modello esistenziale e abitativo: si può fare solo partendo dalla scuola, che è l’autostrada del pensiero, se educhiamo i giovani a un nuovo modo di abitare il mondo riusciremo a cambiare il Paese. E dobbiamo fare presto, è già tardi. Dobbiamo passare dal concetto della resilienza alla rigenerazione, ad esistere in modo nuovo”.