Disabili, Stefani: nuovo modello organizzativo con Terzo settore

Ma non ci deve essere la corsa ad una governance statale

GIU 4, 2021 -

Disabili Roma, 4 giu. (askanews) – “Il mondo delle disabilità è una rete immensa, articolata e complessa e ad oggi non vi è propriamente una governance. Le grandi azioni sui temi beneficiano delle giuste sinergie e delle alchimie fra stato e regioni, Comuni e terzo settore. Siamo di fronte a una specialità, dove le questioni, i servizi vengono erogati proprio con questa cooperazione, coprogettazione. Abbiamo avuto un’importantissima norma su tutto il terzo settore, ma mancano ancora alcuni dei provvedimenti attuativi”. Lo ha affermato il ministro per la disabilità Erika Stefani, intervenuta al Festival Economia di Trento nel corso del Forum: “Innovazione sociale: il ruolo del terzo settore”. “Si tratta di una riforma molto articolata quella del codice del terzo settore, – ha subito spiegato il ministro – ma oltre a questo siamo di fronte a una sorta di rivoluzione, in una materia in cui si sta passando dal modello Stato-mercato a Stato-mercato-comunità. Nelle proposte che abbiamo avanzato, anche in sede di Pnrr, abbiamo inserito il tema della legge delega sulle disabilità per i percorsi di vita individuale”. Secondo la Stefani ora “occorre prevedere un modello organizzativo che guardi al rapporto vero tra Stato e Terzo settore. Serve fare una vera riflessione per capire quale deve essere il vero ruolo dello Stato”, ha aggiunto il ministro. “Sono contraria – ha concluso – a che vi sia qualsiasi forma di ritorno allo Stato, ritengo che soprattutto su questo tema della disabilità non ci debba essere la corsa ad una governance statale”.