GS1 Italy: cresce la spesa green degli italiani, superati 10 mld

Osservatorio Immagino: sostenibilità in etichetta su 22% prodotti

GIU 3, 2021 -

Consumi Milano, 3 giu. (askanews) – Il carrello della spesa degli italiani si tinge sempre più di verde. Il giro d’affari dei prodotti che in confezione riportano claim, certificazioni e indicazioni relative alla sostenibilità ha superato i 10 miliardi di giro d’affari nel 2020 con una crescita del 7,6% rispetto all’anno prima. Una tendenza frutto dell’attenzione delle imprese, da una parte, e della sensibilità dei consumatori, dall’altra, a questi temi come testimoniano i dati della nona edizione dell’Osservatorio Immagino, il monitoraggio semestrale sulle informazioni in etichetta dei prodotti digitalizzati dal servizio Immagino di GS1 Italy incrociate con le rilevazioni sulle vendite di Nielsen. A finire sotto la lente, in questa edizione, sono stati più di 120 mila prodotti, pari a circa 39 miliardi di euro di vendite e all’82,6% delle vendite 2020 in ipermercati e supermercati. “La nona edizione dell’Osservatorio immagino è probabilmente una delle edizioni più verdi mai registrate – ha detto Marco Cuppini, research and communication director GS1 Italy – Questo dipende sicuramente da un maggiore impegno delle aziende che vogliono sempre di più comunicare attraverso le etichette questi temi ma dall’altra parte anche da una crescente sensibilità del consumatore che queste informazioni le cerca, le legge, le utilizza per fare scelte di consumo più consapevoli. E’ uno dei pochi casi dove abbiamo misurato un effetto domanda, una richiesta da parte del consumatore superiore rispetto all’offerta”. Dei 120 mila prodotti del largo consumo analizzati un quinto rientrano in questo paniere green, pari a oltre 26mila. In crescita grazie non solo a un aumento dell’offerta a scaffale (+1,8% su base annua) ma soprattutto dalla vivacità della domanda dei consumatori cresciuta del 5,8%. E questa attenzione alla sostenibilità fa il paio anche con quella alla circolarità: rispetto allo scorso giugno il numero dei prodotti che indicano in etichetta se e come riciclarne il packaging, è cresciuto del 3%. “Il consumatore – prosegue Cuppini – vuole sapere come smaltire correttamente le confezioni che sono terminate dei prodotti che ha comprato, addirittura abbiamo registrato che tre prodotti su 10, sui 120 mila prodotti del nostro osservatorio, hanno queste informazioni e vediamo che questo numero è in forte crescita”. Oltretutto, queste informazioni rappresentano un importante driver di crescita per le aziende: “Oltre ad aiutare il consumatore nelle sue scelte, questo serviio paga, possiamo dire che l’informazione paga – spiega – le aziende che hanno scritto delle indicazioni sulla riciclabilità delle confezioni hanno aumentato le vendite rispetto a quei prodotti che non comunicavano niente e che hanno registrato vendite negative”. Ma il 2020 è stato l’anno del Covid che ha inevitabilmente contagiato i consumi degli italiani. E questo non è solo evidente nella fisiologica crescita delle vendite di prodotti legati all’igiene, ma anche nell’ulteriore avanzata nel carrello della spesa dei prodotti che richiamano in etichetta la loro italianità. “In periodi così difficili abbiamo acquistato prodotti ancora una volta legati al tema dell’italianità – sottolinea Cuppini – che è un trend che noi osserviamo con l’Osservatorio da tanti mesi anche in questo periodo l’abbiamo registrato come uno dei trend più significativi questo a dire che per il consumatore italiano comperare prodotti che arrivano da zone vicino a lui è una ulteriore rassicurazione in questo periodo e questa cosa è importante”.