Raggi presenta Piano Agrifood, la base a Santa Maria della Pietà

Un futuro più locale e sostenibile per 48mila imprese

MAG 26, 2021 -

Campidoglio Roma, 26 mag. (askanews) – Un piano strategico per riconnettere, lungo alcuni assi strategici, tutto il sistema agroalimentare di Roma che, come in pochi sanno, è il Comune più agricolo d’Europa e coinvolge nelle filiere di settore, dal campo alla ristorazione, dai negozi, della trasformazione, alle mense, oltre 48mila aziende. Una centralità urbana, quella dell’ex manicomio della Capitale Santa Maria della Pietà, con molti padiglioni vuoti e uno sgomberato di recente immersi in un grande parco, pronta a diventare la base strategica per l’attuazione del Piano. Sono queste le principali novità annunciate dalla sindaca Virginia Raggi in Campidoglio, presentando il piano Agri Food Roma 2030 insieme agli assessori al commercio Andrea Coia e all’Urbanistica Luca Montuori, al presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti e Giovanni Cannata, rettore della Universitas Mercatorum online. “Vi presentiamo due anni di lavoro – ha spiegato Raggi -, un Piani strategico per un Comune che ha molti primati e troppo spesso si è seduto sulle sue peculiarità senza svilupparle. Abbiamo voluto valorizzare la nostra filiera agroalimentare, perché diventasse un punto di forza della città e l’autonomia alimentare fosse vista come una strategia di ripresa che inglobasse temi come resilienza, sviluppo sostenibile, innovazione e ricerca e la lotta allo spreco alimentare, in accordo con l’Agenda 2030. Con il lavoro svolto dagli assessorati competenti e il prezioso contributo della Camera di Commercio abbiamo messo a sistema le esperienze e definito gli ambiti sui quali concentrare il lavoro nei prossimi anni”. In accordo con Regione, Asl, Città Metropolitana e Municipio “che sono i padroni di casa – ha spiegato Montuori – abbiamo ereditato un’indicazione del Piano regolatore che ci dice che quest’area, deve essere dedicata a cultura. benessere e turismo, e abbiamo pensato che il tema che incarnava questi temi fosse il cibo. Abbiamo pensato, così, a individuare alcuni padiglioni specifici in cui si potesse incrociare la presenza di istituzioni che si occupano di cibo (dal crea, all’Ispra, alla Fao), le università e le associazioni di settore dove queste realtà vivessero ‘in condominio’ per realizzare questa potenzialità”. “Il Piano strategico è un tassello fondamentale nel percorso condiviso per la costruzione di un sistema di valorizzazione della filiera agroalimentare locale – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio Tagliavanti -. E’ necessario fare leva su ciò che già esiste favorendo la riconoscibilità della identità gastronomica romana per rafforzare l’alleanza tra cittadini-consumatori e sistema produttivo, con l’obiettivo di dare maggiore efficienza alla filiera del cibo e valorizzare la prossimità”. Roma Capitale “vuole agire come mediatore per il coordinamento di filiera per rispondere alla crisi Covid, riducendo la burocrazia, semplificando le procedure e le attività per promuovere politiche sostenibili – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo Economico capitolino Andrea Coia -. Tra le azioni già intraprese dall’assessorato figura l’approvazione della delibera sulla Semplificazione amministrativa delle attività rurali aziendali. per avviare un processo di efficientamento delle procedure attraverso la costituzione di uno sportello dedicato che recepisca il sistema autorizzativo regionale”.