Sequestrati 80mln di beni al ‘re’ degli assalti ai portavalori

L'impero di Giuseppe Magno nelle mani dello Stato

MAG 19, 2021 -

Roma, 19 mag. (askanews) – Era stato catturato in provincia di Lecce il 18 aprile 2020 dopo una latitanza durata sedici mesi. Adesso, mentre ancora è in corso il processo di primo grado, è stato posto sotto sequestro l’intero patrimonio immobiliare e finanziario del pluripregidicato Giuseppe Magno, anche noto come il “re” degli assalti a portavalori. I Carabinieri di Bari hanno dato esecuzione al corposo e articolato decreto emanato dall’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari, con il quale è stato disposto il sequestro di beni e disponibilità finanziare per un valore di circa ottanta milioni di euro. Era infatti questo l’immenso capitale – suddiviso in beni immobili, compendi aziendali, beni di lusso e conti correnti vari – accumulato da Magno (attualmente detenuto presso il carcere di Trani) grazie alla sua lunga, ed evidentemente fruttuosa, carriera criminale. L’attività investigativa ha evidenziato non soltanto la elevata pericolosità sociale del proposto, ma anche (e soprattutto) l’illecita provenienza dei capitali attraverso i quali il 55enne, pregiudicato, era riuscito a costituire il suo “impero”. Al 55enne, andriese e alla sua famiglia sono stati sequestrati, infatti, 119 terreni agricoli, per un’estensione totale di oltre 530 ettari, 3 aziende agricole, 6 autovetture, tra cui una Porsche Panamera, disponibilità finanziarie varie e ben 29 immobili, tra i quali sia l’immenso autoparco che il cosiddetto “Castello”, l’abitazione residenziale divenuta simbolo del potere che da sola ha un valore stimato di circa tre milioni di euro.