Turismo motoristico, Museo Piaggio punta a 100 mila visitatori l’anno

Presidente Fondazione: "obiettivo solamente rimandato"

MAG 18, 2021 -

Roma, 18 mag. (askanews) – “Nel 2019 come Museo Piaggio di Pontedera abbiamo toccato gli 80 mila visitatori. Nel 2020 eravamo certi di poter arrivare a 100 mila, ma il virus ci ha fatto rimandare il raggiungimento dell’obiettivo, che siamo certi di poter centrare al più presto”.

Lo afferma, in un’intervista ad Askanews, il presidente della Fondazione Piaggio, Riccardo Costagliola, alla luce della Conferenza nazionale del turismo motoristico che si terrà il 20 maggio in streaming dalla sede Anci a Roma e dal Museo Ferrari di Maranello.

Il Museo Piaggio è una delle massime espressioni a livello internazionale di cultura legata ai motori: “offriamo non solamente un grande spazio espositivo completamente rinnovato nel 2018 e giunto ai 20 anni di attività -spiega Costagliola- ma anche un’esperienza completa di emozioni e di valori. Il Museo non è semplicemente un luogo della memoria ma vive in costante aggiornamento con l’attualità grazie a convegni, congressi, mostre e tantissima musica. Nel 2019 abbiamo ospitato 60 concerti. Adesso abbiamo un programma di 16 eventi musicali in live stream di assoluto valore mondiale. Pur in un momento difficile come questo siamo molto attivi. C’è sempre una mostra visibile, quella dedicata ai 75 anni di Vespa, ma con la presentazione di libri, programmi didattici ed eventi dedicati ai giovani mettiamo sempre al centro la creatività”.

Il Museo può far da traino all’indotto locale? “Certamente, ed è già in così. Poi -continua il presidente- tutto è perfezionabile. Sarebbe bello che le istituzioni si attivassero per aiutarci ad intercettare maggiormente l’enorme flusso turistico che arriva sulla costa”.

Il museo Piaggio di Pontedera è riaperto da martedì 27 aprile con visite limitate guidate su prenotazione: “con grande prudenza e cautela -conclude il presidente della Fondazione Piaggio- ma spero a breve di poter annunciare nuove attività all’aperto, sfruttando il nostro bellissimo piazzale D’Ascanio. Magari partiamo da lì e vediamo come si evolve il quadro legato al covid-19”.