Roma, 12 mag. (askanews) – Associazione a delinquere finalizzata alle truffe ai danni di Istituti di Credito attraverso la sostituzione di persona, fabbricazione di falsi documenti d’identità validi per l’espatrio e riciclaggio. Sono queste le accuse con le quali la polizia di Taranto ha arrestato tre persone di 74, 72 e 76 anni e indagano su altre due persone Le indagini hanno preso il via dopo la denuncia di due episodi di truffa posti in essere ai danni di società finanziare e di persone anziane. Le anziane vittime avevano notato i conti di cui erano intestatari svuotarsi delle somme di denaro relative, spesso, a cessioni del quinto della pensione e corrispondenti alla rata, comprensiva degli interessi, per prestiti accesi a loro insaputa dai malfattori su altri conti correnti aperti presso le banche ed a loro intestati.
Il sistematico modus operandi utilizzato dai malfattori con il ricorso alla sostituzione alla persona della vittima, alla clonazione di documenti d’identità , oltre che la presenza, in ognuna delle truffe perpetrate, quale recapito telefonico dell’utenza intestata ad uno degli odierni arrestati, hanno, sin da subito, indotto i poliziotti ad approfondire l’attività investigativa. Quattordici gli episodi di truffa individuati tra il 2018 ed il 2019, perpetrati tutti in danno di ignari cittadini e noti istituti di credito. Su disposizione del Gip è stato anche eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta delle somme di denaro depositate su conti correnti bancari e/o postali, libretti di risparmio, titoli, azioni, fondi ed altri strumenti di investimento nella disponibilità dei truffatori, movimentando una somma di denaro complessiva di circa 200mila euro.