Truffe all’Asl e caporalato, sotto accusa sei persone a Ferrara

Indagini della Guardia di finanza. "Raggiro da 2 milioni"

MAG 11, 2021 -

Roma, 11 mag. (askanews) – Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e sub-appalti non autorizzati. Queste le accuse contestate dalla Guardia di finanza di Ferrara per una truffa all’Azienda Usl di Ferrara per 2 milioni di euro. Sotto accusa – si spiega in una nota – ci sono il presidente, vice-presidente e direttore di cantiere di una cooperativa forlivese, nonché dei legali rappresentanti delle tre imprese, due venete e una romagnola, alle quali erano stati successivamente concessi in sub-appalto i lavori, senza la preventiva autorizzazione dell’Agenzia Regionale Intercent-Emilia Romagna.

Gli investigatori delle Fiamme gialle hanno notificato gli avvisi di garanzia nei confronti di sei indagati. L’atto – si aggiunge – annuncia la conclusione delle indagini coordinate dal pm di Ferrara, Andrea Maggioni, e condotte dai finanzieri del Comando Provinciale della città estense, relative ai lavori affidati dall’Azienda Sanitaria Locale ad una Cooperativa forlivese in occasione dell’emergenza sanitaria avvenuta nel Comune di Codigoro per un focolaio di influenza “aviaria” presso un allevamento avicolo nell’ottobre del 2017.

Le indagini sono state avviate dopo un incidente stradale avvenuto nella notte tra il 25 e 26 novembre 2017 sull’autostrada A13, nei pressi del casello autostradale di Ferrara Nord, che aveva coinvolto un furgone finito nella scarpata a lato della carreggiata dopo un tamponamento. A bordo vi erano dodici persone, in maggioranza senegalesi e nigeriani, che insieme ad altri loro connazionali avevano lavorato presso lo stabilimento dell’allevamento avicolo di Codigoro. (Segue)