Unipd: Migrazioni e cambiamenti sociali svelati nel Dna antico-2

Estratto da 50 individui selezionati da 4 siti archeologici

MAG 10, 2021 -

Padova, 10 mag. (askanews) – “In questo studio – dice Tina Saupe, prima autrice della pubblicazione – abbiamo estratto il Dna antico di 50 individui selezionati da quattro siti archeologici presenti in Italia centrale e del nord-est datati tra l’età del Rame e l’età del Bronzo. Siamo stati in grado di generare per la prima volta dati genetici da campioni italiani dell’età del Bronzo tramite un approccio di sequenziamento genomico, ed abbiamo osservato l’arrivo nella Penisola di una componente genetica proveniente dalle steppe. Questa componente, gia ampiamente conosciuta in Eurasia occidentale in individui dell’età del Bronzo, ed originaria delle steppe a nord posizionate tra il Mar Nero e il Mar Caspio, è stata rinvenuta anche in Italia, suggerendo dinamiche comuni a quelle di altre aree del continente” .

“Per le analisi genetiche abbiamo confrontato i nuovi genomi con campioni della Penisola Italiana, della Sicilia e della Sardegna risalenti ad un arco temporale che va dal Neolitico all’età del Ferro, così da avere una idea più precisa dei cambiamenti genetici avvenuti in questi periodi” aggiunge Francesco Montinaro, co-autore dello studio e ricercatore presso l’Università di Bari. I ricercatori hanno messo in evidenza come i campioni del Neolitico e dell’età del Rame della Penisola italiana siano più’ simili ai primi agricoltori in Europa Orientale e in Anatolia che agli agricoltori presenti in Europa occidentale: un risultato che suggerisce la possibilità’ di ulteriori differenze genetiche presenti nella componente neolitica Europea.