In registro varietà di vite clone Aglianico Vcr421 Mastroberardino

Di origine prefillosserica, coronamento lavoro durato anni

MAG 6, 2021 -

Roma, 6 mag. (askanews) – Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del 20 febbraio 2021 il clone di Aglianico di origine prefillosserica denominato “VCR421 Antonio Mastroberardino” è stato inserito nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite.

È una storia che parte da lontano, quella dell’Aglianico. Già nel 75 dopo Cristo ne troviamo notizia nella Naturalis Historia di Plinio il vecchio; per poi proseguire nei secoli, fino ai giorni nostri, con tappe che hanno decretato il successo di questo vitigno di origine greca – secondo la letteratura prevalente – considerato tra i più pregiati della penisola.

“E’ per noi motivo di estrema soddisfazione – dichiara Piero Mastroberardino, alla guida della azienda irpina – il coronamento del lungo lavoro di mio padre Antonio che per anni portò avanti un progetto ambizioso con l’obiettivo di recuperare le caratteristiche originarie dei vitigni storici della Campania Felix, che per opera dell’uomo, in seguito alle scelte produttive di replicazione del materiale genetico, nel corso dei decenni andavano lentamente mutando”.

Agli inizi del nuovo millennio l’azienda ha avviato una collaborazione con i Vivai Cooperativi Rauscedo, ponendosi come traguardo quello di individuare, classificare e infine registrare antichi cloni di Aglianico sopravvissuti alla fillossera.

“Un vero e proprio viaggio nel tempo – sottolinea Piero Mastroberardino – che ha visto in questo riconoscimento ufficiale non la tappa finale ma semplicemente un fondamentale punto di svolta. “Redimore”, Irpinia Aglianico DOC, è il primo frutto, in vino, della vinificazione in purezza di questo antico clone rimesso in campo.