Innovabiomed 2021 torna il 2-3 luglio a Verona

Nella seconda edizione innovazione biomedica guarda oltre emergenza

MAG 5, 2021 -

Roma, 5 mag. (askanews) – È stata riprogrammata per venerdì 2 e sabato 3 luglio la seconda edizione di Innovabiomed, il network place per l’innovazione biomedica che si svolgerà al Centro Congressi Palaexpo. L’obiettivo dell’evento è creare occasioni di incontro e di confronto fra gli esperti della produzione di dispositivi medici, i professionisti e i ricercatori del settore, mettendo in connessione discipline, competenze e professionalità diverse. Le nuove date consentiranno lo svolgimento dell’evento totalmente in presenza, in condizioni di sicurezza tali da favorire le attività di networking fra gli operatori del settore.

Innovabiomed è organizzato da Veronafiere in collaborazione con distrettobiomedicale.it, il portale di riferimento del Distretto mirandolese, il più importante polo biomedicale d’Europa. Il programma prevede convegni, tavole rotonde, workshop e un’area business con la presenza di aziende altamente innovative. Digital health, robotica, stampa 3D, medicina rigenerativa, intelligenza artificiale e oncologia di precisione sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati nel corso delle due giornate con il contributo di oltre 50 relatori, fra i massimi esperti del settore, selezionati dal comitato scientifico dell’evento.

“Innovabiomed è il primo evento dedicato al settore biomedicale a svolgersi in presenza dall’inizio della pandemia: questo testimonia la grande attenzione che rivolgiamo alla comunità medico-scientifica e alle imprese del settore, fondamentale per la sua valenza sociale e di cui l’Italia è leader europeo”, osserva Maurizio Danese, presidente di Veronafiere. “Questo primato necessita però di continui investimenti in ricerca e innovazione: proprio in questa direzione guarda Innovabiomed, momento di promozione per il business delle aziende ma anche di confronto, grazie a incontri e convegni di altissimo profilo”.

L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha evidenziato quanto le conoscenze trasversali alla base dello sviluppo dei dispositivi biomedici e, in generale, dell’innovazione in campo medico – dalla biologia all’elettronica, dall’informatica all’ingegneria dei materiali – siano importanti per salvare vite umane. L’innovazione tecnologica contribuisce infatti in modo determinante a migliorare la salute dei pazienti e i dispositivi medici rappresentano uno dei settori a più alto tasso di disoccupazione. Il settore in Italia genera un mercato che vale 16,7 miliardi di euro tra export e mercato interno e conta 4.323 aziende, che occupano 94.153 dipendenti (dati Confindustria Dispositivi Medici).