Coronavirus, Emilia R.: entro maggio si vaccina nelle aziende

Gli hub saranno disponibili anche per la popolazione

MAG 5, 2021 -

Bologna, 5 mag. (askanews) – Grazie a un accordo raggiunto tra la Regione, le associazioni imprenditoriali e i sindacati, entro la fine di maggio in Emilia-Romagna si comincerà a vaccinare anche all’interno dei luoghi di lavoro. La somministrazione, infatti, verrà autorizzata in quelle aziende – o gruppi di aziende – che garantiranno un minimo di 500 vaccinazioni al giorno, coordinando autonomamente il personale medico e infermieristico che verrà reperito e finanziato direttamente dalle imprese. Lo ha annunciato l’assessore alle Politiche della salute dell’Emilia-Romagna, Raffaele Donini, auspicando che al progetto possano aderire decine di aziende. Questi nuovi ‘hub vaccinali’ dovranno poi essere messi a disposizione anche della popolazione, al termine della vaccinazione dei lavoratori.

Si chiamano “centri di vaccinazione sui luoghi di lavoro” e coinvolgono – come ha spiegato Donini – non solo le imprese di privati. “Non possiamo permetterci la dispersione” delle dosi, “dobbiamo valorizzare l’adeguatezza e la concentrazione. Quindi prenderemo in esame con preferenze e priorità centri che possano somministrare 500 vaccini al giorno. Abbiamo già diverse proposte”. Questi centri, ha ricordato l’assessore “proprio per il concetto di responsabilità sociale dell’impresa nei confronti della collettività, sono rivolti ovviamente alla popolazione lavorativa di quell’impresa ma non solo. Devono stare aperti almeno fino ad agosto e garantire la vaccinazione o a ambiti di filiera o territoriali delle altre categorie economiche”.

“Non siamo né fiscali né burocrati – ha aggiunto -. Se un centro non raggiunge 500 dosi al giorno ma ne fa 50 in meno o in più, nessun problema. Si tratta di un’ulteriore opportunità che riusciamo a mettere in campo nel nostro territorio: ci consente di vaccinare la popolazione indipendentemente dalle fasce d’età. Si rende disponibile alla rete di servizio pubblico o con accordi con altre imprese di filiera o del territorio”.