Giustizia, verbali segretati e presunta loggia massonica

Indagine trasmessa a Roma dalle Procure di Perugia e Milano

APR 30, 2021 -

Roma, 30 apr. (askanews) – Verbali d’interrogatorio coperti da segreto istruttorio consegnati ad un ex consigliere del Consiglio superiore della magistratura, con dentro una serie di rivelazioni sulla attività di una presunta loggia massonica. E’ questo l’oggetto della vicenda che viene riferita oggi da diversi quotidiani dopo che ieri in serata con una nota congiunta le procure di Milano e Perugia hanno dato notizia di aver trasmesso gli atti alla procura di Roma “con riferimento al luogo di consumazione del reato di rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio”. In particolare le indagini “hanno permesso, con sicurezza anche documentale, di ricostruire compiutamente i fatti riguardanti le modalità con le quali alcuni verbali apocrifi (in formato word), relativi ad attività segretata, sono entrati nella disponibilità di due testate giornalistiche, rispettivamente nell’ottobre 2020 e nel febbraio 2021”.

La questione, che viene descritta in qualche modo dal comunicato firmato dai procuratori Francesco Greco e Raffaele Cantone, fa riferimento ai verbali che sono arrivati nelle sedi di alcuni quotidiani e di alcuni organi istituzionali e riguardano quanto dichiarato ai pubblici ministeri da Piero Amara, già coinvolto in alcune indagini. Nello specifico le verifiche dei magistrati chiamano in causa – come scrivono stamane alcuni quotidiani – i verbali, tuttora segretati, e resi in cinque occasioni nel 2019 dall’avvocato siciliano arrestato nel 2018, indagato per i depistaggi dell’inchiesta Eni e per vari episodi di corruzione di giudici. Amara per le pendenze giudiziarie ha patteggiato 2 anni e otto mesi di pena, ma il suo nome è citato anche nelle vicende dell’ex pm romano Luca Palamara, radiato dalla magistratura e accusato d’aver pilotato nomine in cambio di regali e favori.

Secondo quanto si spiega sui quotidiani – a cominciare dal Corriere della sera, Fatto e Repubblica – le carte degli interrogatori di Amara sono stati consegnati Davigo, e mentre le indagini erano in corso, alcuni giornali hanno iniziato a riceverli con una missiva anonima che ne sollecitava la pubblicazione. Amara, in particolare, ha parlato dell’esistenza di una loggia massonica ‘Ungheria’. Alcuni mezzi di stampa ieri hanno spiegato che Amara coinvolgeva l’ex premier Giuseppe Conte e l’ex deputato e già vicepresidente del Csm Michele Vietti.

Sempre secondo quanto riferito dai giornali i verbali di Amara sono stati inviati per posta anche al consigliere del Csm Nino Di Matteo che, a sua volta, ne ha denunciato l’esistenza alla Procura di Perugia e ha dichiarato al Consiglio superiore della magistratura di temere che la loro circolazione era legata a un “tentativo di condizionamento”.