Toscana, escluse contaminazioni keu nei primi 14 pozzi esaminati

Lungo la strada finita al centro dell'inchiesta sulle concerie

APR 29, 2021 -

Firenze, 29 apr. (askanews) – Le analisi effettuate da Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, sui primi 14 pozzi lungo la strada regionale 429 finita al centro dell’inchiesta sui rifiuti delle concerie, hanno dato esito negativo. Il timore era che ci potesse essere del keu, il materiale che deriva dagli scarti di lavorazione delle concerie. Lo stato delle falde d’acqua è una delle principali preoccupazioni legate alla indagine della Direzione distrettuale antimafia sui reati ambientali connessi a infiltrazioni della ‘ndrangheta in Toscana.

“Arpat ci ha appena trasmesso i risultati – commenta l’assessora all’ambiente Monia Monni – e dalle analisi non risultano contaminazioni da keu. Dobbiamo essere prudenti perché si tratta delle prime risultanze delle analisi di laboratorio, ma è una notizia che rassicura. Continueremo a svolgere in modo serrato la nostra attività sia sui pozzi a uso domestico sia sulle aree in cui vi è un potenziale rischio di contaminazione da keu”.

“Appena ricevuta la notizia – prosegue Monni – ho provveduto personalmente ad informare dei risultati i sindaci di Empoli e Castelfiorentino. Tutto quello che faremo per controllare e monitorare le matrici ambientali sarà condiviso con le amministrazioni locali e la cittadinanza”.

“Questa notizia – aggiunge la sindaca di Empoli Brenda Barnini – ci fa tirare un primo respiro di sollievo. Ho incontrato personalmente le famiglie che abitano nel punto più vicino alla parte di strada oggetto di inchiesta e mi hanno trasmesso la loro forte preoccupazione. Adesso dobbiamo andare avanti con le indagini sulle acque, ma presto anche sul terreno, e dare garanzia di ripetizione degli esami di laboratorio nel corso del tempo”.

“Sollevati per questo risultato – spiega il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni -, perché quella dei rischi che potevano correre le falde acquifere era la preoccupazione più urgente rispetto alla salute pubblica. Continuiamo con le analisi, che devono ancora essere concluse su altri pozzi, e speriamo che continuino a arrivare risultati rassicuranti. In parallelo, ci concentreremo sul corpo della strada”.