Calcio, caso Suarez: Procura Perugia chiude indagini

Sotto accusa docenti università per stranieri e un legale Juve

APR 21, 2021 -

Roma, 21 apr. (askanews) – Il calciatore Luis Alberto Suarez non aveva la conoscenza d’italiano di livello B, necessaria per ottenere il passaporto comunitario. Nell’estate scorsa l’esame sostenuto dall’attaccante a Perugia all’università per stranieri fu contrassegnato da improprietà e mancanze. La Procura del capoluogo umbro ha chiuso le indagini – passo che in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio – e formalizzato le contestazioni nei confronti della ex rettrice, la professoressa Giuliana Grego Bolli; del direttore generale dello storico ateneo, Simone Olivieri; della docente Stefania Spina. L’elenco è completato da un legale della Juventus, la squadra che aveva trattato il bomber nel corso del calciomercato, è l’avvocato Maria Cesarina Turco. La professionista – secondo i pubblici ministeri – è da ritenere “concorrente morale e istigatrice”. Un altro degli insegnanti coinvolti ha patteggiato una pena.

Le accuse, a seconda delle singole posizioni – riportate nell’atto firmato dal procuratore capo Raffaele Cantone e dai pubblici ministeri Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti – sono falso ideologico, rivelazione di segreto d’ufficio e falso materiale. La Turco è chiamata in causa “in qualità di legale incaricato dalla società Juventus” e gli altri “in veste di pubblici ufficiali”. Questi ultimi dovranno rispondere di aver attestato falsamente nella delibera del centro di valutazione e certificazioni linguistiche del 9 settembre che la sessione straordinaria del 17 settembre fosse necessaria “per esigenze logistiche e di sicurezza”, quando invece “veniva istituita ad personam solo per consentire a Suarez di ottenere, nei tempi richiesti dalla Juventus e all’esito di una fittizia procedura di esame, la certificazione linguistica”.

I magistrati ritengono i vertici dell’ateneo responsabili anche del reato di rivelazione di segreto d’ufficio in concorso per il file “contenente l’intero svolgimento della prova tenutasi poi il 17 settembre 2020” che venne inviato tramite posta elettronica a Suarez. Lo scopo di tutto? Ottenere vantaggi patrimoniali “derivanti dalla prospettata attivazione di un rapporto convenzionale con la Juventus per future collaborazioni nel settore della formazione linguistica di calciatori stranieri, anche del settore giovanile, e dalla diffusione a alivello internazionale dell’immagine dell’Ateneo, sui principali media nazionale ed esteri”.