Alimenti, dimostrata efficacia dieta chetogenica contro il Covid

Riduce mortalità e ricoveri in terapia intensiva

APR 20, 2021 -

Genova, 20 apr. (askanews) – Sulla prestigiosa rivista statunitense “Nutrition” è stato pubblicato uno studio condotto dal dottor Samir Giuseppe Sukkar e dal professor Matteo Bassetti, rispettivamente direttori della clinica dietetica e nutrizione e della clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, che dimostra come la somministrazione di una dieta chetogenica, ovvero un regime alimentare a basso contenuto di carboidrati e alto contenuto di lipidi, in pazienti affetti da Covid, contribuisca alla riduzione della mortalità, dell’utilizzo di ventilazione artificiale e della necessità di ricovero in terapia intensiva.

È stato infatti fino ad oggi osservato che nei pazienti affetti da Covid-19 caratterizzati da un quadro più grave, ricopre un ruolo determinante la cosiddetta “tempesta citochimica”, una risposta immunitaria esagerata messa in atto dall’organismo per difendersi dal virus. Tra i principali responsabili del rilascio di citochine, molecole implicate nel processo di infiammazione, vi sono i macrofagi M1, cellule che, quando si attivano, consumano esclusivamente glucosio.

Da qui l’efficacia di una dieta chetogenica che, prevedendo una notevole restrizione dell’assunzione dei carboidrati o zuccheri, porterebbe ad una minore disponibilità di nutriente per i macrofagi M1, con conseguente controllo e limitazione della produzione di citochine, in grado di scatenare, se prodotte in quantità eccessive, la cosiddetta ‘tempesta citochinica’.

Lo studio, condotto tra febbraio e luglio 2020 su 102 pazienti Covid positivi afferenti al policlinico, ha posto a confronto 34 persone che avevano seguito una dieta normocalorica e normoproteica chetogenica, con 68 soggetti che avevano seguito, nello stesso periodo, una dieta comune, con risultati estremamente rilevanti sulla sopravvivenza a 30 giorni e sulla necessità di trasferimento in terapia intensiva. Entrambi i parametri sono infatti risultati minori nei pazienti sottoposti a dieta chetogenica. (segue)