“Libere di essere”: Dandini, Murgia, Atwood al festival di D.i.Re

Dal 7 al 9 maggio Auditorium Parco della Musica di Roma

APR 16, 2021 -

Milano, 16 apr. (askanews) – Dal 7 al 9 maggio andrà in scena all’Auditorium Parco della Musica di Roma il Festival Libere di essere, organizzato da D.i.Re – Donne in rete contro la violenza.

Sul palco dell’evento, organizzato in collaborazione con Hero e con la co-produzione della Fondazione Musica per Roma, il finanziamento del Dipartimento per le Pari opportunità, la produzione di Mismaonda e la consulenza di Serena Dandini, saliranno attiviste, artiste, scrittrici, professioniste, ricercatrici, economiste, giornaliste, attrici.

Donne che sulla scena pubblica o nell’invisibilità del quotidiano stanno ridefinendo spazi e relazioni per affermare la libertà delle donne. “Sullo sfondo c’è un pensiero politico che è da sempre al cuore del nostro lavoro: solo facendo spazio, riconoscendo e rispettando la libertà di essere delle donne è possibile uscire dalla gabbia del modello patriarcale che condiziona cultura e società e prevenire davvero la violenza maschile contro le donne”, ha detto la presidente di D.i.Re Antonella Veltri.

Il festival nasce all’interno del progetto “Libere di essere: informazione e comunicazione per prevenire la violenza”, finanziato attraverso un bando del Dipartimento per le Pari opportunità, e sarà anche l’occasione per presentare il video vincitore del concorso “Io posso” che ha visto giovani tra i 18 e i 30 anni cimentarsi con la realizzazione di un corto di 2 minuti per raccontare come uscire dalla violenza: il potere di generare libertà per sé, per tutte e tutti. Il video vincitore sarà presentato poi in autunno al RIFF – Rome International Film Festival.

Alla presentazione del festival, Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la famiglia, ha sottolineato l’impegno per “la stesura della nuova strategia nazionale per il contrasto alla violenza di maschile contro le donne nel quale le azioni di sensibilizzazione, cambio linguaggio e promozione culturale avranno una centralità, con uno sguardo attento al protagonismo delle donne che in questo periodo ha dimostrato di essere una delle risorse più importanti che il nostro paese ha”.

Il Festival declinerà immaginari e linguaggi che stanno contribuendo a ridefinire il femminile, con la leggerezza della satira di “Vieni avanti, cretina!”, il varietà ideato e condotto da Serena Dandini e gli sguardi rivolti al futuro, a cominciare dall’immaginario distopico a cui ha dato vita Margaret Atwood, in collegamento dal Canada.

Serena Dandini, presentando l’Abbecedario che la vedrà sul palco con Teresa Ciabatti, Michela Murgia e Chiara Valerio, ha ricordato che “anche le parole possono essere violente. Le parole sono importanti possono essere il campanello di allarme di una violenza. E definiscono la cultura in cui noi viviamo, cultura che porta alla violenza. Per quanto possano esserci leggi e regolamenti, necessarie a contrastare il fenomeno, senza una rivoluzione culturale che parte dall’infanzia, dalle scuole, dagli stereotipi e dunque dalle parole, questa battaglia sarà difficile da vincere”.