Femminicidi, riflessione all’università Benincasa

Riflessione per ricordare l'omicidio di Alessandra Madonna

APR 14, 2021 -

Roma, 14 apr. (askanews) – “Mia figlia sognava di fare l’assistente sociale e quel sogno è stato brutalmente spezzato dall’uomo che diceva di amarla. Oggi mi commuove l’idea che nel suo ricordo e per onorare la sua memoria si possano sostenere gli studi di due futuri assistenti sociali”. Così Vincenzo Madonna, padre di Alessandra Madonna, racconta la sua emozione in vista della Cerimonia di consegna delle borse di studio “Alessandra Madonna” riservate a due studenti particolarmente brillanti del Corso di laurea magistrale in Programmazione, amministrazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

Sono passati quasi 4 anni da quella notte dell’8 Settembre 2017 in cui la 24enne di Melito di Napoli, Alessandra Madonna, morì per le ferite riportate da quello che dalle ricostruzioni processuali è emerso come un lungo trascinamento aggrappata all’automobile dell’allora fidanzato, Giuseppe Varriale. E c’è stato un lungo e doloroso iter processuale che attende ancora la sua fine definitiva dopo la recente pronuncia della Cassazione che ha confermato la qualificazione del reato (omicidio preterintenzionale) ma ha rinviato ad altra sezione della Corte di Assise di Napoli la rideterminazione della pena (attualmente fissata in 8 anni e due mesi di reclusione).

“Lunghi anni in cui al dolore della perdita di una figlia si è aggiunto quello di dover vedere che probabilmente il suo assassino, ancora oggi agli arresti domiciliari in attesa del passaggio in giudicato della sentenza di appello, non farà nemmeno un giorno di carcere”, racconta Vincenzo Madonna.

Quel dolore mai rimarginabile giovedì 15 aprile alle 15.30 nella Biblioteca Pagliara dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli (con diretta streaming su www.facebook.com/unisob/live) troverà un po’ di conforto nel vedere premiati due giovani che stanno percorrendo brillantemente quell’iter professionale che sognava Alessandra Madonna: il 23enne napoletano, Emmanuele Palumbo, educatore professionale per minori presso il Centro “Regina Pacis” di Napoli e la 24enne di Piano di Sorrento, Sara Staiano, operatore sociale specializzato nel servizio di assistenza domiciliare ai minori in seno alla Cooperativa Prisma di Meta. (Segue)