Tav, Giachino a Draghi: Serve Commissario e protezione cantiere

"Persi 2 anni nel silenzio dei parlamentari piemontesi"

APR 13, 2021 -

Torino, 13 apr. (askanews) – Un duro attacco ai parlamentari piemontesi di tutti gli schieramenti politici “che si sono disinteressanti del Piemonte e della Tav in questi due anni e nell’ultima legislatura”: lo sostiene Mino Giachino di Sì Tav Sì lavoro, che ha inviato questa mattina una lettera al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro delle infrastrutture, Enrico Giovannini.

“Abbiamo perso due anni con il governo giallorosso – aggiunge – non è stato nominato neanche un Commissario per l’opera e non sono stati inviati in Europa i progetti necessari: rischiamo di perdere almeno 750 milioni di euro a fondo perduto. E adesso vorrebbero riproporre questa coalizione inconcludente anche per il Comune di Torino, proprio quello che hanno danneggiato con le loro decisioni sulla Tav”.

Giachino, che oggi pomeriggio alle 17 scenderà in piazza Castello sotto gli uffici della Regione, per chiedere un’accelerazione ai lavori per la Torino-Lione, riferisce ad Askanews le richieste contenute nella lettera indirizzata a Draghi. L’ex sottosegretario ai Trasporti in un governo Berlusconi sottolinea che “nella finanziaria del 2012 avevamo inserito una norma che proteggesse il cantiere di Chiomonte” e oggi si delinea “l’urgenza di estendere tale norma per proteggere il cantiere di San Didero”, dove stanotte si sono verificati gli scontri tra gli oppositori alla Torino-Lione e le forze dell’ordine.

Inoltre, precisa “la necessità della nomina del Commissario nella figura dell’attuale Prefetto di Torino, persona gentile ma decisa”, e aggiugne: “Signor Presidente, utilizzi il grande favore popolare che avevamo riconquistato con le nostre manifestazioni Sì Tav, che hanno portato nella Val di Susa i Si a superare i No, per intervenire urgentemente”.