Giornata mare, Fontana (Mite): riconoscerne centralità per umanità

Sviluppare il concetto di 'cittadinanza del mare'

APR 11, 2021 -

Roma, 11 apr. (askanews) – Si celebra oggi, la “Giornata del Mare” che “ha lo scopo di sensibilizzare le giovani e i giovani, attraverso attività e momenti di confronto, e sviluppare il concetto di ‘cittadinanza del mare’ e rendere le studentesse e gli studenti cittadini attivi del mare, ovvero tutori della sua conservazione e della sua cultura”. Così gli Ambasciatori di ricerca, conoscenza, ambiente (ARCA), in collaborazione con le più importanti istituzioni italiane, come il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto di Ricerca sulle Acque, l’Università di Bari Aldo Moro, la Jonian Dolphin Conservation, l’ARPA Puglia (monitoraggio e la tutela ambientale), l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Un appuntamento annuale che ha il patrocinio del Ministero per la Transizione Ecologica e l’interesse del Ministero della Salute, MUR (Ministero della Università e Ricerca) e ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca).

“Il colore blu del nostro Pianeta, per come lo si osserva dallo spazio, lo dobbiamo al mare, ma al mare dobbiamo molto altro: dalla creazione della vita, alla regolazione del clima, alla generazione di acque dolci, alla produzione di cibo, alla rimozione di inquinanti atmosferici, al benessere legato alla percezioni sensoriali, alla biofilia, sino alla fruizione turistica con conseguenti vantaggi economico-sociali”, ha dichiarato Vito Uricchio del CNR e Coordinatore Scientifico di ARCA.  Uricchio ha poi ricordato che la ricorrenza di oggi ha un valore speciale anche alla luce dell’avvio del Decennio del mare 2021-2030 UNESCO.

Da parte sua, invece, Ilaria Fontana, sottosegretario al Mite ha ricordato che il mare “rappresenta per l’umanità ed il nostro pianeta quella fonte inesauribile di crescita sia per le vite che genera e per quante vi dimorano, una risorsa naturale che l’ uomo ha prima imparato a conoscere e poi a sfruttare, dopo migliaia di anni e e le recenti ere industriali la sfida dell’uomo contemporaneo diviene quindi la sintesi perfetta delle Politiche Ambientali del nostro Pianeta in chiave di sostenibilità e transizione ecologica”. “Ogni inquinante liberato nell’ambiente – ha sottolineato – raggiunge prima o poi anche il mare e con esso interessa ogni angolo, anche più remoto, del nostro Pianeta”.

“Ispra e il Snpa portano avanti da molti anni un sistema a rete di monitoraggio dei mari italiani, Ispra in particolare – ha affermato invece Stefano Laporta, Presidente Ispra – collabora con altri enti ed istituti di ricerca europei per la tutela del bacino Mediterraneo, convinti che il mare sia una risorsa fondamentale dal punto di vista ambientale ed anche di sviluppo economico, elemento centrale per la ripartenza del nostro Paese e di tutti quelli che hanno la fortuna di vivere accanto a questa imprescindibile risorsa”.