Trapianto domino di fegato al Policlinico di Milano salva 2 persone

Con una maratona di interventi da 18 ore

APR 8, 2021 -

Milano, 8 apr. (askanews) – Con una maratona di interventi chirurgici di 18 ore al Policlinico di Milano è stato effettuato un “trapianto domino” di fegato, che ha portato a salvare la vita a due persone con un solo organo. Una è un giovane con una rara malattia genetica che lo costringe, a soli 27 anni, ad un trapianto di fegato. Eppure il suo, di fegato, in un’altra persona funzionerebbe perfettamente e potrebbe salvarle la vita. La soluzione, tanto semplice da immaginare quanto complessa da mettere in pratica, si chiama “trapianto domino”. Una volta trovato un donatore per Gianluca, basta cioè trovare un altro paziente a cui donare il suo organo, e salvare così due vite con un solo fegato.

È proprio quello che accade al Policlinico di Milano dove ora Gianluca e Federico (nomi di fantasia) sono appena tornati a casa, e per entrambi inizia una nuova vita grazie alla generosità che sta a monte di ogni trapianto. La malattia di Gianluca si chiama leucinosi: consiste nella completa mancanza di un enzima che è fondamentale per poter metabolizzare gli aminoacidi assunti col cibo. Per guarire ha bisogno di un trapianto, perché la sostituzione del suo fegato correggerebbe il difetto metabolico e gli permetterebbe di tornare a una vita normale. Il fegato di Gianluca però è sano: gli manca soltanto quell’enzima, e in un altro paziente senza leucinosi non darebbe problemi perché il suo organismo lo produrrebbe senza difficoltà.

Il 17 marzo viene individuato un fegato compatibile, e la macchina del Policlinico si mette in moto: alle 6 del mattino si aprono le sale operatorie per fare tre interventi uno di seguito all’altro: prelevare il fegato da Gianluca, trapiantare il fegato nuovo, e allo stesso tempo trapiantare il fegato di Gianluca in Federico, un altro paziente in lista d’attesa per un organo. Un solo fegato donato che salva così due vite. Saranno necessarie oltre 18 ore per completare tutti gli interventi: all’una di notte del 18 marzo l’equipe coordinata da Giorgio Rossi, direttore di Chirurgia Generale e Trapianti di Fegato del Policlinico di Milano e professore di Chirurgia all’Università degli Studi di Milano, termina la sua maratona chirurgica.