Symbola, Italia superpotenza nell’economia circolare. E non solo

Realacci: crisi occasione per un'economia più a misura d'uomo

APR 8, 2021 -

Roma, 8 apr. (askanews) – L’Italia è una superpotenza nell’economia circolare con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità di rifiuti: il 79%, il doppio della media europea, e per questo risparmia 63 milioni di tonnellate equivalenti di tonnellate di CO2. Non solo. Enel è il più grande operatore al mondo nelle rinnovabili e anche per questo è la società elettrica privata più capitalizzata nelle borse europee. Nel periodo 2015-2019 ben 432.000 imprese italiane hanno investito in prodotti e tecnologie green. Sono quelle che innovano di più, esportano di più, producono più posti di lavoro. Sono alcuni dei punti di forza del nostro Paese fotografati nel dossier “L’Italia dei 10 selfie” a partire dai rapporti della Fondazione Symbola.

Il dossier, realizzato in collaborazione con Unioncamere ed Assocamerestero, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero della Transizione Ecologica, è molto utilizzato anche per raccontare l’Italia nel mondo ed è per questo tradotto in molte lingue, tra cui inglese, spagnolo, francese, russo, cinese e giapponese. Il dossier è stato presentato questa mattina presso la Sala Stampa estera da Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola, Marteen Van Aalderen, Presidente Stampa Estera, Marina Sereni, Viceministro Esteri e Cooperazione Internazionale, Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica.

“Abbiamo bisogno di trovare una missione comune per far ripartire l’economia. Affrontare con coraggio la crisi prodotta dalla pandemia da COVID19 e la crisi climatica – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – non è solo necessario ma rappresenta, come affermiamo nel Manifesto di Assisi, una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. È una sfida di enorme portata che richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali. Va portata avanti senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno. L’Europa ha accettato questa sfida mobilitando importanti risorse intorno ai temi della coesione, della transizione verde, dell’economia digitale e dell’innovazione. E assumendo l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050”.

“L’Italia – prosegue Realacci – può dare un contributo importante a questa sfida in tanti settori in cui è già protagonista, come raccontiamo in questo dossier, legato ad un modo di produrre attento alla qualità, all’ambiente, alle relazioni umane. Un’economia più forte e insieme più sostenibile: a partire dall’economia circolare che ci vede raggiungere risultati doppi rispetto alla media europea e molto superiori a quelli di tutti i grandi Paesi. L’Italia – prosegue Realacci – può essere un avamposto di quell’economia più forte e insieme più sostenibile e a misura d’uomo. L’Italia è spesso in grado di vedere i propri mali, senza affrontarli, ma è incapace di leggere i propri punti di forza, come ha ricordato il presidente Draghi. Eppure non c’è niente di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia. Questi dieci selfie dimostrano alcuni dei talenti che possiamo mettere in campo”.

Ecco gli altri 7 punti di forza del nostro Paese: per uno studio dell’Università di Oxford, l’Italia è seconda al mondo nella capacità di esportare prodotti green tecnologicamente avanzati, e potenzialmente la prima; l’Italia è prima in Europa per numero di imprese di design con il 15.5% del totale; siamo leader mondiale per saldo commerciale nella nautica; nel legno-arredo l’Italia è prima in Europa nell’economia circolare con il 93% dei pannelli truciolari di legno riciclato e terza nel mondo per saldo della bilancia commerciale nell’arredo; in agricoltura siamo avanti nella sostenibilità con emissioni (30 milioni di tonnellate di Co2) nettamente inferiori a Francia (76 milioni) e Germania (66 milioni); abbiamo un ruolo di leadership in Europa nella produzione farmaceutica, con 32.2 miliardi di euro, subito dopo la Germania con 32.9 miliardi; infine, siamo il primo esportatore europeo di biciclette con 1.779.300 bici vendute all’estero. Primi al mondo nella produzione di selle con il 53.9% del totale mondiale.