Roma, Calenda: no a primarie, vado avanti anche con Zingaretti

"Se dice no a candidatura gli credo"

APR 8, 2021 -

Roma, 8 apr. (askanews) – Una conferenza stampa online in cui conferma il suo “no alle primarie”, presenta l’ingresso nella sua squadra del consigliere ex Pd in VI Municipio, già consigliere capitolino Dario Nanni e conferma che correrà per il Campidoglio anche se l’ex segretario Pd Nicola Zingaretti dovesse candidarsi: “Io sono in campo, siamo in campo”. Così Carlo Calenda, candidato sindaco come leader di Azione nell’appuntamento online, ha spiegato: “ho sempre pensato che il Pd avrebbe tirato fuori un nome molto forte. Ho sempre detto ‘ok, comprendo, lo sosterremo se sarà di qualità’. Questa cosa non è arrivata. Ho parlato subito anche con Zingaretti – ha reso noto – dicendogli del passo che avrei fatto e che mi sarei fermato se nelle settimane successive se vi fosse stato il ‘Supercandidato’. Ma se coinvolgo tante persone sui territori, oltre 500 organizzazioni, il passo indietro non lo posso più fare e neanche posso legare la candidatura a una cosa aleatoria, se, come, quando si faranno le primarie”. Respinge al mittente, al momento, anche un eventuale accordo da vicesindaco: “mi sto presentando come sindaco, ma sarei interessato ad avere un ragionamento con la coalizione sul programma”, spiega. “Nicola Zingaretti è una persona seria – aggiunge Calenda dopo la conferenza in una nota -. Ha sempre negato di voler correre per fare il sindaco di Roma, e io gli credo. Del resto si è dimesso da poche settimane da segretario del Pd per dedicarsi a tempo pieno al governo della regione”. “Sarebbe ben strano, e davvero poco serio – secondo Calenda – se ora si dimettesse anche da presidente della Regione, in una fase delicatissima della vaccinazione, per correre come sindaco. Anche per questo sono convinto che non lo farà”. Anche se la delegazione di Azione si è ritirata dal tavolo cittadino del Centrosinistra, Calenda non chiude tutte le porte alla coalizione: “Stiamo tenendo ancora del tutto la porta aperta a un ragionamento da fare con la coalizione di centrosinistra sia sul programma, sia sul modo di arrivare alle elezioni, sia sulla squadra”, ha assicurato. Detta, però, delle condizioni ” A un certo punto si dovrà decidere, e Letta lo ha chiarissimo: se la scelta del Pd sarà fare le primarie, quando ci saranno le condizioni, spostando ancora in avanti una discussione su Roma, questa è una scelta che io non intendo percorrere”.