FIliera Italia: comprensibile la disperazione dei ristoratori

Misure di compensazione del tutto inadeguate

APR 7, 2021 -

Roma, 7 apr. (askanews) – “Nessuna forma di protesta violenta è condivisibile ma i ristoratori sono stati del tutto abbandonati con misure di sostegno poco dignitose e vanificazione di tutti gli sforzi fatti in sicurezza”. Così Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, sulle proteste di questi giorni degli imprenditori del settore della ristorazione, che chiedono al Governo interventii e ristori adeguati. Per Scordamaglia “non viene compreso il livello di disperazione e dramma vissuto dalle centinaia di migliaia di ristoratori di questo Paese che hanno investito in sicurezza e poi, nonostante il parere chiaro in tal senso del CTS, si trovano assimilati a chi per strada distribuisce alcolici spesso taroccati provocando assembramenti”.

Quanto ai sostegni ricevuti dalla categoria, per Scordamaglia sono “sostegni indecorosi: una media di 3 mila euro a prescindere da dimensioni e costi fissi da supportare, mentre in Germania viene corrisposto il 75% del fatturato perso”. “Con loro muore la filiera agroalimentare italiana, servono sostegni adeguati e concentrati su questa categoria (e su quella dell’ospitalità), senza sostenere chi non ha perso”, aggiunge, chiedendo cche si prosegua nella campagna della vaccinazione, che si imponga un certificato vaccinale e che chi “sceglie consapevolmente di non vaccinarsi sia lasciato fuori dai ristoranti e dalla vita sociale”.