“Alexa fammi un caffè”: l’espresso smart di Lavazza e Amazon

La nuova macchina Voicy con assistente vocale integrato

APR 7, 2021 -

Milano, 7 apr. (askanews) – E’ il sogno di molti: svegliarsi al mattino e poter ordinare un caffè mentre si è ancora a letto. A tradurre in realtà questo sogno l’assistente vocale di Amazon, Alexa, integrato nella nuova macchina per l’espresso Lavazza A modo mio Voicy.

La cosa più “semplice” che si può chiedere ad Alexa è quella di preparare un caffè su misura, lungo o ristretto, più o meno caldo. Ma è anche possibile inserire l’attività all’interno di una routine, per un momento dedicato all’espresso personalizzato. Anche la gestione delle scorte di capsule può avvenire tramite app, chiedendo di riacquistarle e conteggiare il proprio consumo quotidiano di caffè, oppure chiedere istruzioni su come usare la macchina ed effettuare la decalcificazione. L’app Piacere Lavazza inoltre consente di salvare gusti e preferenze di amici e familiari.

“Il lancio della nuova Lavazza A Modo Mio Voicy con Alexa built-in conferma la vocazione del brand nella ricerca di soluzioni ad alto livello tecnologico per porre il marchio Lavazza al centro di esperienze di caffè innovative e di alta qualità anche a casa. È il risultato di un’importante collaborazione con Amazon e permetterà ai nostri consumatori una coffee experience dalle infinite possibilità via voice e via app”, commenta Pietro Cacace, portfolio strategy director del gruppo Lavazza.

L’integrazione di Alexa nella nuova macchina Lavazza A Modo Mio Voicy permette di interagire con l’assistente vocale di Amazon direttamente attraverso la macchina del caffè. Oltre a richiedere il proprio tipo di espresso preferito, è possibile infatti effettuare e ricevere chiamate e messaggi verso e da altri dispositivi Echo, riprodurre musica da Amazon Music, Spotify e Deezer anche con il supporto Multi Room Music, e controllare i dispositivi per Casa intelligente compatibili, proprio come con un dispositivo Echo.

Da oggi quando ad Alexa potremo chiedere “fammi un espresso”. E non potrà più risponderci: “Mi piacerebbe, ma sono una intelligenza artificiale non una macchina da caffè”.