A Palermo un cortometraggio per Lisa Siciliano uccisa dal marito

La donna fu colpita dal compagno carabiniere che poi si suicidò

APR 7, 2021 -

Palermo, 7 apr. (askanews) – I riflettori si accendono a Palermo sulla nuova produzione di Raizes Teatro, anche in questo caso ispirata ad fatto di cronaca realmente accaduto: “Il caso Siciliano”. Il 7 febbraio 2012 Rosanna Lisa Siciliano, 37 anni, fu uccisa a Palermo in un alloggio di servizio della Caserma Le Falde dell’Arma dei Carabinieri, con la pistola d’ordinanza, dal marito Rinaldo D’Alba, appuntato scelto, che subito dopo si suicidò, lasciando le due figlie minori, Noemi e Lussianna, cresciute grazie al supporto degli zii materni, Michele Meli e Manuela Siciliano. È su questi fatti che verte l’opera scritta e diretta da Alessandro Ienzi, regista palermitano e direttore di Human Freedom 21, rinomato programma internazionale di tutela dei diritti attraverso le arti, fatti scandagliati anche in approfonditi colloqui con i familiari di Lisa. 

“Il caso Siciliano, è un caso di cronaca che riguarda tutti, non solo i familiari o gli operatori di Giustizia – dice Ienzi – . Nelle pieghe di questa storia si riconoscono i punti cardine della cultura che favorisce il fenomeno del femminicidio. Il lavoro conferisce alla nostra produzione artistica un nuovo ruolo e una responsabilità: la pubblica difesa delle vittime. A questo corto ne seguiranno altri che hanno per oggetto altri fatti di cronaca italiana e internazionale”.

A seguito dell’archiviazione del processo penale, nel 2018, la famiglia di Rosanna Lisa aveva presentato domanda risarcitoria nei confronti del Consiglio dei Ministri e dei ministeri della Difesa e della Giustizia perché si accertasse una eventuale omissione da parte dell’Arma dei carabinieri che, secondo quanto presentato in denuncia dai parenti, non avrebbe agito nei confronti dell’appuntato in modo adeguato per scongiurare quella tragedia. Per le parti avverse quelle richieste risarcitorie erano prescritte o infondate. La prescrizione, secondo quanto scrive la giudice, arriva per un ritardo nella presentazione della denuncia e quindi per “il decorso del termine di cinque anni dalla data dell’omicidio”. 

L’interprete è Noemi Francesca, apprezzata attrice napoletana diplomata alla Scuola Internazionale di Teatro. Il corto sarà presentato il 10 aprile alle ore 20 in streaming sui canali della Compagnia Raizes Teatro e del programma Human Freedom 21.