Interrogazione Lega a Cingolani su criticità nuove specie ittiche

Per evitare rischio nuova perdita economica per il settore

APR 6, 2021 -

Roma, 6 apr. (askanews) – “Abbiamo presentato un’interrogazione al ministro della Transizione Ecologica per sapere come intende intervenire per superare le criticità sempre più manifeste scaturite con l’adozione del Decreto Direttoriale della Direzione Generale per il Patrimonio naturalistico e della relativa tabella delle specie autoctone, provvedimento che regolamenterà il futuro delle immissioni nelle acque italiane di nuove specie ittiche”. Così in una nota i senatori della Lega Giorgio Maria Bergesio e Simone Bossi, firmatari dell’interrogazione.

“Questo – scrivono i senatori leghisti a Cingolani – ha posto significative complessità al sistema gestionale della pesca, professionale e dilettantistica in tutte le regioni italiane: difatti l’applicazione del suddetto dispositivo, senza una adeguata fase transitoria, implicherebbe la congiunta sospensione di accordi commerciali già stipulati da tanti imprenditori del settore – che già provati dalla pandemia si troverebbero a dover affrontare una nuova perdita economica – e l’interruzione dell’immissione nelle acque regionali, di diverse specie da sempre fulcro del sistema della pesca regionale”.

Specie come il Coregone Laverello o la Trota Fario, potrebbero non essere più immesse nelle acque lombarde, “generando grosse complicazioni alle filiere della pesca sportiva e professionale che contano sulla presenza di queste due pesci. Riteniamo fondamentale che il ministro interagisca con le Regioni, come la Lombardia, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia ed altre ancora e verifichi con loro margini per una fase transitoria o una parziale modifica del Decreto, così da non gravare su comparti già duramente messi alla prova”, concludono.