Covid, Riccardi: richiesta vaccinazioni per esposti amianto

Missiva al ministro Speranza

APR 1, 2021 -

Trieste, 1 apr. (askanews) – “La Regione ha già proposto al ministro Speranza, attraverso una mia missiva in merito, l’inserimento nella tabella ministeriale dei soggetti fragili ai quali spetta la vaccinazione per il Covid-19 anche la voce “esposizione all’amianto” che attualmente non compare. Il ministro, e in senso più ampio il Governo, sono infatti gli unici soggetti che hanno l’autorità di modificare il piano nazionale di vaccinazione stabilendo ulteriori criteri di priorità. L’auspicio è quindi che tale richiesta venga accolta rapidamente e che, analogamente a quanto avvenuto con i disabili, i soggetti fragili e i loro caregiver, anche gli esposti all’amianto possano essere immunizzati prima possibile”. Lo ha confermato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, evidenziando di aver sottolineato al ministro che “i cittadini del Friuli Venezia Giulia hanno pagato negli anni un tributo pesante in termini di mortalità riconducibile all’esposizione all’amianto, dato che questo fenomeno non riguarda solo i luoghi di lavoro ma anche i familiari, dato che al tempo era costume lavare le tute al proprio domicilio”. Nella lettera Riccardi ha evidenziato che “attualmente, nel Registro degli esposti all’amianto sono iscritte 11.318 persone, il 69% delle quali nate prima del 1952, il 19% tra il 1952 e il 1960 e il 12% nati dopo il 1961. Molte di loro hanno sviluppato negli anni diverse patologie a carico dell’apparato respiratorio di diversa gravità e conseguenze. Quindi è necessario tutelarli da una patologia come il Covid-19 che può recar danno al tessuto polmonare”. “L’Amministrazione regionale e il Servizio sanitario del Friuli Venezia Giulia hanno sempre posto un’attenzione particolare al problema dell’esposizione all’amianto che, purtroppo, nella nostra regione tocca un numero elevato di soggetti – ha spiegato il vicegovernatore -. Anche in questo caso non intendiamo lasciare sole queste persone e continueremo a insistere con il Governo, anche attraverso il coinvolgimento di tutti i referenti politici regionali, per tutelarne la salute”.