Cosa dice l’ultimo rapporto Gimbe

Il monitoraggio settimanale: l'epidemia rallenta, vaccini lenti

APR 1, 2021 -

Milano, 1 apr. (askanews) – Il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE ha rilevato nella settimana 24-30 marzo 2021, rispetto alla precedente, una lieve riduzione dei nuovi casi (141.396 vs 150.181) a fronte di un incremento dei decessi (3.000 vs 2.878). Stabili i casi attualmente positivi (562.832 vs 560.654) e le persone in isolamento domiciliare (529.885 vs 528.680), in aumento i ricoveri con sintomi (29.231 vs 28.428) e le terapie intensive (3.716 vs 3.546). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: decessi: 3.000 (+4,2%); terapia intensiva: +170 (+4,8%); ricoverati con sintomi: +803 (+2,8%); isolamento domiciliare: +1.205 (+0,2%); nuovi casi: 141.396 (-5,9%); casi attualmente positivi: +2.178 (+0,4%).

“Per la seconda settimana consecutiva – ha dichiarato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE – a livello nazionale si rileva una lenta discesa del numero di nuovi casi e del loro incremento percentuale, anche se il dato risente di notevoli differenze regionali correlate al livello di restrizioni di 3 settimane fa”. In 9 Regioni, infatti, l’incremento percentuale dei nuovi casi è ancora in crescita, soprattutto in 4 Regioni che 3 settimane fa si trovavano in area bianca o gialla (Calabria, Liguria, Sardegna e Valle d’Aosta). Al contrario si rilevano riduzioni rilevanti in Regioni che 3 settimane fa erano in zona arancione o rossa. Inoltre, in 10 Regioni aumentano i casi attualmente positivi, dato che si riflette anche a livello nazionale.

“Sul versante ospedaliero – ha aggiunto Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi sanitari della Fondazione GIMBE – entrambe le soglie di allerta di occupazione dei posti letto da parte di pazienti COVID in area medica (>40%) e in terapia intensiva (>30%) sono superate a livello nazionale, attestandosi rispettivamente al 44% e al 41%: 10 le Regioni sopra soglia per l’area medica e 13 quelle per le terapie intensive”. In particolare, l’occupazione di pazienti COVID in terapia intensiva supera il 40% in Puglia, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Toscana, Molise, Lazio e il 50% in Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Emilia-Romagna, con valori superiori al 60% in Lombardia e nelle Marche. “Sul fronte dei nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE – dopo la frenata registrata la scorsa settimana, il dato si è stabilizzato”.

Per quanto riguarda le forniture di vaccini, al 31 marzo (aggiornamento ore 15.31) risultano consegnate alle Regioni 11.247.180 dosi, pari al 71,7% delle dosi previste per il primo trimestre 2021. Cifre al netto di ritardi di notifica, viste le dichiarazioni del Commissario Figliuolo che ha annunciato che “solo questa settimana ne stanno arrivando circa 3 milioni: ieri [29 marzo, n.d.r] oltre 1 milione di Pfizer, domani [31 marzo, n.d.r.] oltre 500.000 Moderna e oltre 1,3 milioni di AstraZeneca su un totale di 14,2 milioni realizzato nel primo trimestre”.

Lme/Int5