Findus “adotta” 10 cestini mangia-rifiuti per mari senza plastica

I Seabin verranno installati in 10 località dalla Liguria alla Puglia

MAR 31, 2021 -

Milano, 31 mar. (askanews) – Dieci Seabin, cestino “mangia rifiuti” capace di catturare circa 1,5 chili di detriti galleggianti in mare al giorno, in altrettante località lungo la costa italiana. E’ l’iniziativa lanciata oggi da Findus che arriva dopo l’installazione di un Seabin nelle acque di Portoferraio ad ottobre dello scorso anno. Il progetto rientra nella campagna “Un mare di idee per le nostre acque” promossa da Coop il cui obiettivo è quello di installare, in collaborazione con LifeGate PlasticLess, centinaia di Seabin in Italia nei prossimi anni.

Il piano di adozione dei Seabin interessa le città italiane di Varazze, Viareggio, Capraia, Ravenna, Venezia, Cesenatico, Cattolica, Capri, Gaeta e Gallipoli. Findus si occuperà del corretto funzionamento e della manutenzione di questi moderni e tecnologici cestini raccogli-plastica, già installati nelle acque delle città, permettendo la raccolta di circa 5.000 chili di rifiuti galleggianti dalle acque, incluse plastiche e microplastiche, e che altrimenti rimarrebbero inattivi.

Una recente ricerca della Commonwealth industrial and scientific organization (Csiro) ha stimato che sui fondali di tutto il mondo ci siano sedimentati 14,4 milioni di tonnellate di microplastiche. Reti da pesca, cassette di polistirolo, tappi, bottiglie monouso e centinaia di altri prodotti di plastica che danno vita al marine litter, fenomeno di inquinamento soprattutto da plastica. Il Mediterraneo, essendo un mare semichiuso, è particolarmente esposto a questo problema: si pensa che siano almeno 250 miliardi i frammenti di plastica al suo interno. Nel Tirreno il 95% dei rifiuti galleggianti avvistati, più grandi di venticinque centimetri, sono di plastica, il 41% di questi sono buste e frammenti.

Per arginare questo fenomeno dilagante i Seabin possono essere una delle soluzioni. Questi innovativi cestini sono in grado di catturare circa 1,5 chili di detriti galleggianti al giorno, ovvero oltre 500 chili di rifiuti all’anno (a seconda del meteo e dei volumi dei detriti), comprese le microplastiche da 5 a 2 millimetro di diametro e le microfibre da 0,3 millimetri, invisibili all’occhio umano. Il Seabin può inoltre catturare molti rifiuti comuni che finiscono nei mari come i mozziconi di sigaretta, purtroppo anch’essi molto presenti nelle acque. Grazie all’azione spontanea del vento, delle correnti e alla posizione strategica del cestino, i detriti vengono convogliati direttamente all’interno del dispositivo. I rifiuti vengono catturati nel filtro, che può contenere fino a un massimo di 20 chili, mentre l’acqua scorre attraverso la pompa e torna in mare; quando il filtro è pieno, viene svuotato e pulito. Può funzionare 24 ore al giorno e quindi è in grado di rimuovere molta più spazzatura di una persona dotata di una rete per la raccolta. Il dispositivo risulta straordinariamente efficace in aree come porti, darsene e anse fluviali poiché sono naturali “punti di accumulo”, in cui convergono la maggior parte dei rifiuti in mare.