Ghiacciai e cambiamento climatico all’Alpine Glaciology Meeting

25 e 26 marzo Milano ospita convegno virtuale con 100 scienziati

MAR 24, 2021 -

Roma, 24 mar. (askanews) – La drammatica riduzione dei ghiacciai è uno degli effetti del cambiamento climatico, un fenomeno al centro di molte ricerche in Italia e in Europa e al centro del convegno annuale di glaciologia alpina l’Alpine Glaciology Meeting che Milano ospita “virtualmente”, il 25 e 26 marzo. Il convegno, giunto alla 24esima edizione, si tiene con cadenza annuale in una delle città europee dove la glaciologia ha una sua scuola ovvero Milano, Monaco di Baviera, Innsbruck, Grenoble e Zurigo.

Al centro del congresso, con ospiti e relatori internazionali, – si legge sul sito della Statale di Milano – vi sono le ricerche sui ghiacciai d’Europa, un tema di grande rilevanza per gli effetti del cambiamento climatico che stanno portando a una drammatica riduzione dei ghiacciai. Un tema su cui da tempo lavorano anche i glaciologi della Statale che hanno svolto importanti ricerche sul Ghiacciaio dei Forni, nel Parco Nazionale dello Stelvio, riguardo, tra l’altro, all’inquinamento da microplastiche e, appunto, sul tema degli effetti dei cambiamenti climatici. Il congresso si rivolge in particolare ai giovani ricercatori offrendo un’occasione di confronto a livello internazionale e l’opportunità di sviluppare collaborazioni e scambi.

La 24esima edizione dell’Alpine Glaciology Meeting avrebbe dovuto tenersi lo scorso anno a fine febbraio a Milano presso l’Università Statale e l’Università di Milano Bicocca, ma per l’emergenza Covid si è deciso di tenere l’evento in forma di webinar sulla piattaforma ZOOM. Organizzato con il Comitato glaciologico italiano e con la fattiva collaborazione dei ricercatori della Bavarian Academy of Sciences di Monaco, al congresso sono già iscritti oltre 100 scienziati.

Tra i temi al centro dei lavori, le variazioni di area e volume dei ghiacciai alpini conseguenti ai cambiamenti climatici agli approcci modellistici più complessi per ipotizzare fino a quando i ghiacciai ammanteranno le nostre montagne. Previsti relazioni e contributi sui ghiacciai antartici, della Groenlandia, delle Svalbard, dell’Himalaya e delle Ande. Gli studi presentati spazieranno dalla scala locale a quella regionale e a quella globale e i dati presentati permetteranno di conoscere a quanto assomma la riduzione planetaria dei ghiacciai. Non mancheranno contributi su siti dove la degradazione dei ghiacciai porta a incremento delle condizioni di pericolosità e rischio ambientali come rotte glaciali, crolli di pareti glaciali o collassi di interi apparati.

Saranno infine considerati i ghiacciai anche come elementi del geo-heritage e verranno presentati progetti e iniziative (come percorsi turistici e didattici) grazie ai quali tutti potranno avvicinarsi ai ghiacciai ed ammirarli accompagnati da spiegazioni, illustrazioni e guide virtuali.

Tutte le relazioni previste per il congresso evidenziano una preoccupante riduzione dei ghiacci non solo europei ma dell’intero Pianeta e forniscono spunti di riflessione non solo scientifica. Un messaggio che i ricercatori lanciano anche ai policy maker: gli effetti dei cambiamenti climatici sono di un’intensità tale da non poter essere ignorati, i dati sono chiari e incontrovertibili