Ricerca Ipsos: scarsità acqua problema solo per 2 italiani su 10

Il 48% sottostima consumo personale che è il più alto in Europa

MAR 22, 2021 -

Roma, 17 mar. (askanews) – C’è ancora una “scarsa percezione” tra gli italiani sulla necessità di non sprecare il “bene acqua” e, quindi, un giusto comportamento per il risparmio idrico. A fotografare la situazione è una ricerca Ipsos per Finish, promossa in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2021.

Il 93% degli intervistati si considera, infatti, molto attento all’ambiente, con percentuali in significativo aumento, a differenza di quello che si potrebbe pensare, con il trascorrere dell’età (59% nella fascia 18-34, 60% in quella 35-44, 68% tra i 45-54 e ben il 77% se guardiamo alla fascia 55-65), ma, nel contempo, nel 2021 solo 2 italiani su 10 ritengono che la scarsità d’acqua sia un problema generalizzato (il 70% ritiene addirittura sia solo di competenza di specifiche aree del paese in determinati periodi dell’anno).

Inoltre, riguardo alle tematiche ambientali che preoccupano maggiormente gli italiani, solo il 12% si è definito “preoccupato” dalla tematica acqua nel presente, contro il 51% per la presenza di plastica nei mari, il 49% per l’inquinamento atmosferico e il 44% per la gestione dei rifiuti. Nonostante il parere del World Resources Institute, secondo il quale l’Italia nel 2040 sarà in una situazione di stress idrico molto critica (4 su 5), il 52% degli intervistati dalla ricerca Ipsos ritiene che vi sia ancora tempo per cambiare le cose e che le previsioni sul 2040 siano troppo pessimistiche, mentre un più ridotto 22% le considera veritiere, e si aspetta anzi che ciò possa verificarsi anche prima della data indicata. Molto preoccupante, invece, la percezione dell’11% dei cittadini intervistati, secondo i quali queste previsioni non sono veritiere ma sono altresì mosse utili a diffondere paura tra le persone.

Gli italiani dimostrano poi, si sottolinea ancora, di avere scarsa consapevolezza anche rispetto al proprio consumo d’acqua. Addirittura, il 48% degli intervistati si è detto convinto che il consumo personale sia uguale o inferiore a quello dei concittadini europei, quando in realtà i dati dimostrano come quello italiano sia il più alto in Europa, con un dato medio pro-capite di circa 220 litri d’acqua al giorno, contrariamente alla media europea di 165 litri.