Scuola, Floridia (MI): chiudere una sconfitta. Vaccini priorità

"Sostegni per potenziare Dad e Ddi. No prolungamento a giugno"

MAR 5, 2021 -

Roma, 5 mar. (askanews) – “Chiudere la scuola è una sconfitta, ma se serve sia circoscritto e limitato nel tempo. Avanti nel sostegno delle famiglie e a supporto delle scuole per potenziare Dad e Ddi, mentre per giugno no a un prolungamento tout court per tutti: meglio percorsi specifici di supporto e sostegno. Vaccinazioni dei prof., aumento del numero delle aule e dei docenti a disposizione e miglioramento di tutti i servizi che ruotano attorno alla scuola, come i trasporti, le tre priorità urgenti”. All’agenzia Askanews parla Barbara Floridia, senatrice 5 Stelle e nuova sottosegretaria all’Istruzione con il ministro Bianchi, insieme al deputato della Lega Rossano Sasso.

D. L’ex ministra 5Stelle Lucia Azzolina ha difeso a oltranza la scuola in presenza, invece il primo Dpcm del governo Draghi prevede una possibile “stretta”: è una bocciatura della precedente impostazione?

“Non si può che prendere atto delle indicazioni del comitato tecnico scientifico e dell’impatto delle varianti sulla curva dei contagi. È chiaro che le chiusure degli istituti rappresentano una sconfitta, se davvero vogliamo dare centralità alla scuola dobbiamo farlo difendendo la didattica in presenza. Ribadisco comunque la posizione già espressa dal MoVimento 5 Stelle: se chiusure devono esserci che siano circoscritte e limitate nel tempo”.

D. Con il possibile ritorno massiccio alle lezioni da casa, nel prossimo dl Sostegno si parla di azioni per potenziare Dad e Ddi: cosa vuol dire nel concreto e come è possibile svilupparle in pochi giorni?

“Non si tratta di sviluppare azioni in pochi giorni, ma di proseguire sul percorso già intrapreso. Nell’ultimo anno sono stati fatti investimenti massicci anche a sostegno delle famiglie e a supporto delle scuole per potenziare Dad e Ddi. Si andrà avanti in questa direzione così come sul rinnovo degli aiuti per le famiglie con i figli a casa per quarantena o per le chiusure: penso al pacchetto congedi nel nuovo provvedimento, così come aveva peraltro già predisposto l’ex ministra Nunzia Catalfo”.

D. Cosa pensa della possibilità di prolungare l’anno scolastico a giugno: è fattibile? Parliamo di recuperi o di allungare il calendario tout court?

“Partiamo dal presupposto che finora la maggior parte delle scuole non ha mai chiuso, anche in zona rossa. Non credo sia ipotizzabile un prolungamento tout court per tutti, al massimo si possono invece prevedere percorsi specifici di supporto e sostegno in base alle carenze d’apprendimento. Siamo a marzo, per fortuna il tempo c’è e i docenti stanno già lavorando in questa direzione”.

D. Capitolo stabilizzazioni prof.: come si potrà arrivare all’1 settembre con tutte le cattedre coperte per un inizio regolare dell’anno scolastico, come auspicato da Draghi?

“Si è da poco concluso il concorso straordinario, che porterà alla stabilizzazione più di 30.000 precari. Abbiamo programmato un totale di quasi 80.000 assunzioni. Dobbiamo ora proseguire su questo percorso e bilanciare l’obiettivo, importantissimo, di coprire il maggior numero di cattedre non perdendo di vista mai la meritocrazia per le immissioni in ruolo”.

D. Aspettando le deleghe che le verranno assegnate, quali sono le 3 priorità da mettere subito in campo per affrontare l’emergenza Covid nelle scuole (anche in vista del prossimo anno scolastico) e per far ripartire il sistema?

“L’emergenza si affronta con misure molto concrete e da attuare nel minor tempo possibile. Il primo fronte è quello delle vaccinazioni: dobbiamo vaccinare il più alto numero possibile di insegnanti e personale scolastico, superando le difficoltà che hanno sin qui riguardato i docenti fuori regione. Un secondo fronte riguarda ovviamente le strutture scolastiche e il personale, con l’aumento del numero delle aule e dei docenti a disposizione delle scuole nel solco di quanto già fatto nell’ultimo anno. Terza priorità deve essere il miglioramento di tutti i servizi che ruotano attorno alla scuola, in primis il trasporto pubblico. Si sta già lavorando su tutte e tre queste priorità e mi auguro che si possa tornare a parlare al più presto delle grandi prospettive del mondo della scuola, di programmi, di come rendere la scuola più innovativa e più inclusiva, del ruolo decisivo dell’Istruzione nell’era della transizione ecologica che stiamo vivendo. Insomma, del futuro dei nostri ragazzi e del nostro Paese”.