Riceve finanziamenti Covid ma era colpita da interdittiva antimafia

Gsf sequestra azienda nel Bergamasco. Denunciato il titolare

MAR 1, 2021 -

Milano, 1 mar. (askanews) – Ha ottenuto oltre un milione a titolo di finanziamento garantito dallo Stato per il sostegno del tessuto produttivo durante l’emergenza Covid, ma era destintaria di tre interdittive antimafia. Protagonista della vicenda un’azienda di Azzano San Paolo, in provincia di Bergamo, sequestrata dalla Guardia di Finanza per illecita percezione di finaziamenti garantiti dallo Stato.

Secondo quanto ricostruito dai magistrati di Bergamo, tra gennaio 2019 e settembre 2020 la società (peraltro destinataria di una Segnalazione per Operazione Sospette da parte dell’Uif di Bankitalia) aveva presentato cinque richieste di finanziamenti per un ammontare complessivo pari a 6 milioni e 700mila euro. Di queste, tre sono risultate inizialmente concesse e successivamente revocate a seguito dell’istruttoria della banca interessata. Due, invece, sono state accolte con erogazione di 1 milione e 150 mila euro, rispettivamente a marzo e settembre 2020.

Nelle richiesta di finanziamento, però, il legale rappresentante della società non aveva indicato che la società era destinataria di tre interdittive antimafia emesse dal Prefetto di Bergamo nel giugno 2019 e nell’ottobre 2020. Provvedimenti che escludono la possibilità di ottenere aiuti dallo Stato. Invece, grazie a una falsa attestazione, l’azienda ha comunque ottenuto oltre 1 milione di euro, garantito per 895 mila euro dalla copertura pubblica. Il legale rappresentante della società, un trentenne nato e residente a Bergamo, è stato denunciato per indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato. Il Pubblico Ministero titolare delle indagini, inoltre, ha richiesto ed ottenuto dal gip il sequestro di beni e disponibilità per un valore pari a 895 mila euro, somma che equivale al presunto profitto del reato. E’ così scattato il sequestro di disponibilità finanziarie e conti correnti per 500 mila euro e di un immobile del valore di 160 mila euro.