Amorim Cork Italia: in 2020 -9% fatturato, fiducia nel 2021

Amministratore delegato: isola felice se paragonata a altri settori

MAR 1, 2021 -

Roma, 1 mar. (askanews) – Il Covid e la crisi dell’Horeca hanno pesato anche sulla produzione di tappi di sughero, ma adesso si guarda con ottimismo al 2021. Amorim Cork Italia il 2020 si è chiuso con 585 milioni di tappi venduti, un -9% di fatturato e un calo del 4,2% in volume di produzione Ma, come spiega l’amministratore delegato Carlos Veloso dos Santos, “comunque un’isola felice quando paragoniamo il nostro settore ad altri. Per noi è stata leggera anche la decrescita: 600, nel dettaglio, i nostri clienti di piccola dimensione che non hanno imbottigliato, questo vuol dire che siamo riusciti a generare tanti nuovi clienti”.

L’azienda, leader di produzione e distribuzione di tappi in sughero (e dalla fine dell’anno anche di quelli in vetro Vinolok), non ha mai fermato la produzione e non ha mai fatto un giorno di cassa integrazione, neanche durante il lockdown generale di aprile 2020. “Ora – spiega l’a.d. – la fiducia nel 2021 è alta, con la speranza che la primavera porti un quadro gradualmente migliore grazie alla vaccinazione della maggiore parte delle persone a rischio, che aiuterà ad allentare la pressione sulle strutture ospedaliere”.

L’impatto nell’anno a livello di performance rimane sicuramente importante. Amorim Cork Italia, per dimensioni e volume di vendita, è il riflesso del mercato e se i ristoranti e bar vengono chiusi i clienti orientati verso il canale HoReCa (Hotel, Ristoranti, Catering) non hanno lavorato, oppure hanno lavorato molto meno. Sono circa 600, poi, nel dettaglio, i clienti di piccola dimensione che non hanno imbottigliato, mentre la GDO (Grande Distribuzione Organizzata) è divenuta punto di riferimento e questo ha innegabilmente supportato il settore. Un altro valore di rilievo è la minore vendita di spumanti, mancando le occasioni conviviali e le celebrazioni, come vivere i recenti Natale e Capodanno in lockdown.

Per il 2021 l’intenzione è di recuperare i volumi persi e crescere leggermente in relazione al 2019. A far da traino sicuramente anche le due nuove e avanguardistiche tecnologie che allargano il portfolio prodotti e, se possibile, la perfezione sensoriale delle chiusure Amorim: XPÜR, processo che sfrutta la CO2 nello stato supercritico per attraversare il sughero con un’estrazione spinta ma sempre in equilibrio con i concetti di purezza e naturalezza e Naturity, processo interamente naturale che separa e rimuove il TCA e altri composti di deviazioni sensoriali dai tappi grazie a una combinazione unica di tempi, pressione, temperatura e acqua puri?cata.

Anche in termini di sostenibilità il terreno è già fertile per il 2021: il progetto SUBER ha vinto il bando della Regione Veneto per creare il Museo d’Impresa sostenibile, che prevede anche la visita virtuale degli stabilimenti. È già stato avviato un percorso formativo per lo staff che si occuperà di gestire il Museo di Impresa, dove si andrà a valorizzare l’immagine del sughero, il tema del riciclo e la visione dell’azienda stessa, di cui si parlerà attraverso gli oggetti di design, ovvero prodotti inattesi rispetto alla normale produzione di tappi per packaging di valore dell’azienda stessa.

Il Gruppo Amorim è la prima azienda al mondo nella produzione di tappi in sughero, in grado di coprire da sola il 40% del mercato mondiale di questo comparto, e il 28% del mercato globale di chiusure per vino; conta 22 filiali distribuite nei principali paesi produttori di vino dei cinque continenti.