Basilicata in zona rossa, la Regione: bassa pressione su ospedali

Il presidente Bardi: serve analisi dei dati più ad ampio raggio

FEB 27, 2021 -

Milano, 27 feb. (askanews) – “La decisione del Governo nazionale di fare entrare la regione Basilicata in zona rossa è stata presa solo e unicamente a seguito del fatto che l’indice di trasmettibilità del virus (Rt) è passato nell’arco di soli 7 giorni da 1,04 a 1,51. Ciononostante la regione Basilicata resta quella che in Italia registra la più bassa pressione ospedaliera, un tasso di letalità del virus e una percentuale fra numero di tamponi e numero di positivi fra i più bassi d’Italia”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, nel corso della riunione, organizzata in livestreaming, dell’unità di crisi regionale.

“Il governo nazionale – ha sottolineato Bardi – ha riconosciuto che la Basilicata ha molti indicatori positivi rispetto alla diffusione del virus, ma la velocità con cui si è allargato il contagio, anche a seguito di alcuni casi di variante, ha determinato molta preoccupazione nel Comitato tecnico scientifico. Una velocità riscontrata, purtroppo, per un comportamento inadeguato di gruppi ristretti di cittadini che nonostante la pandemia e nonostante fossimo in zona gialla hanno ritenuto di far finta di niente. Invece il rischio è quotidiano e a prescindere dal colore occorrono sempre comportamenti adeguati e improntati alla massima prudenza”.

La Basilicata – fanno sapere dalla Regione – ha la più bassa percentuale di occupazione di posti letto per covid (6% in terapia intensiva e 20% in malattie Infettive) “ciò vuol dire che si intercettano tutti i sintomatici in tempo tanto da riuscire a curarli in tempo a domicilio. Quindi il tracciamento e gli screening con tamponi hanno funzionato ancora di più proprio nel momento di maggior contagio con l’Rt a 1,51”.

Bardi ha sottolineato di aver ripetutamente chiesto al Governo nazionale di non considerare la situazione di un territorio solo dal punto di vista algoritmico perché in tal modo rischiano di essere penalizzate proprio le regioni più piccole a bassa densità di popolazione.

In merito ai prossimi provvedimenti, il presidente della Regione ha reso noto all’unità di crisi che il 5 marzo dovrebbe uscire un nuovo Dpcm che dovrebbe prevedere la zona rossa. “Stiamo ora valutando la possibilità a titolo prudenziale di chiudere le scuole di ogni ordine e grado, oltre a quelle già previste per le regioni in zona rossa. Resta inteso che occorre che anche i cittadini dimostrino senso di responsabilità come hanno già fatto in tantissime occasioni. Noi, come istituzioni, ce la stiamo mettendo tutta. Anche sul fronte della campagna vaccinale. Insieme alle altre regioni del Sud – ha concluso Bardi – stiamo quotidianamente chiedendo di avere più dosi di vaccino. La Basilicata ha 45 mila over 80. E per questa ragione dobbiamo fare in fretta”.