De Castro: serve strategia italiana su qualità Dop e Igp

A breve dovremo fare i conti con regolamento promozione e Ig

FEB 26, 2021 -

Roma, 26 feb. (askanews) – “Serve una strategia italiana sulla qualità per questo straordinario settore del made in Italy” che sono le Dop e le Igp. Lo ha detto Paolo De Castro, europarlamentare e vicepresidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale e presidente della commissione scientifica Fondazione Qualivita intervenendo al forum on line “Il futuro delle eccellenze agroalimentari” organizzato da Origin Italia.

“E’ importate che ci sia un ministro che voglia studiare il settore – ha detto De Castro riferendosi al neo ministro delle Politiche Agricole Patuanelli – e intervenire con cognizione di causa, perchè abbiamo bisogno di definire una strategia italiana della qualità”. Anche perchè tra qualche mese l’Europa metterà sul piatto due regolamenti importantissimi, al di là della Pac: il regolamento promozione e il regolamento sulle Indicazioni geografiche (IG) che “arriveranno entro l’anno e noi dobbiamo essere preparati perchè ci giochiamo tutto, anche dal punto di vista della difesa. Perché sulla promozione di alcuni prodotti alimentari – ha sottolineato De Castro – c’è chi ritiene che sia sbagliato dare fondi europei, come la promozione del vino, e dobbiamo arrivare con strumenti che ci diano più difese e più garanzie. L’Italia deve essere protagonista dal punto di vista della proposta futura di una Europa che è sempre più attenta ai territori”.

Tra le difficoltà che l’Italia, ma anche l’Europa, dovrà affrontare e risolvere in breve tempo, anche la questione Brexit. “Oggi all’Intergruppo Vino si è discusso molto di Brexit – ha detto De Castro – pur non essendoci dazi e quote la Brexit comporterà una tale complessità dal punto di vita della burocrazia di traffici e commerci che darà effetti devastanti. Già oggi abbiamo già i primi dati, con un crollo delle esportazioni di parecchi punti percentuali, in parte dovuto anche agli approvvigionamenti prima del 31 dicembre, ma certo questa è una ulteriore nuvola.

Infine, un appello all’unità: “mi auguro che Origin risolva i problemi al suo interno, perché deve essere la casa di tutti i prodotti a denominazione italiani, dobbiamo essere uniti. Non c’è forza e vantaggio a stare fuori”.