Cingolani, entro fine maggio roadmap per la Transizione ecologica

Il ministro al Consiglio straordinario di SNPA

FEB 25, 2021 -

Roma, 25 feb. (askanews) – Spiegare cos’è la Transizione Ecologica, mettere a punto il Recovery Plan, presentare entro fine maggio una road map per la Transizione ecologica e dare vita al relativo ministero (MITE). Queste le prossime sfide indicate dal ministro dell’Ambiente Roberto Cingolani intervenuto oggi al Consiglio straordinario di SNPA, Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, durante il quale è stato approvato il “Programma Triennale delle attività del Sistema Nazionale 2021-2023” che costituisce il documento di riferimento del Sistema per il prossimo triennio.

“Il Ministro Roberto Cingolani – si legge sul sito di SNPA – ha esordito sottolineando l’impegno straordinario che ci aspetta nei prossimi 12/18 mesi. Il SNPA dovrà avere un ruolo centrale nella ripartenza. Non a caso, ha sottolineato come, appena insediato, il primo soggetto che ha voluto incontrare è stato ISPRA perché è interessato agli aspetti tecnici. Sulla scorta anche delle esperienze maturate nei suoi periodi di lavoro vissuti in altri Paesi (Germania, Giappone, ecc.), ritiene che le sfide dei prossimi mesi – ed in particolare il Recovery Plan – necessitino di un apporto fondamentale in termini di competenze, alle quali il SNPA può portare un importante contributo di carattere tecnico, considerato anche che nel Ministero sono essenzialmente presenti giuristi”.

Il ministro – si legge ancora sul sito SNPA – ha quindi indicato quattro sfide: spiegare cos’è la transizione ecologica, di cui non esiste una definizione comune; mettere a punto il Recovery Plan, a cui è “indispensabile lavorare a fondo per dargli un senso compiuto ed una sua piena difendibilità a livello europeo. E’ necessario un lavoro di analisi e condivisione di carattere tecnico. A tal fine – prosegue SNPA – il Ministro intende costituire una apposita task force di carattere tecnico, per la quale chiede alcuni esperti al SNPA”; presentare il programma per la Transizione ecologica entro fine maggio “tracciando anche una road map”, sottolineando “come sia indispensabile abbandonare qualsiasi posizione ideologia” e manifestando la volontà di “creare un ‘cruscotto’ multi-parametrico di tipo quantitativo per descrivere le azioni del programma e quindi monitorarne l’attuazione”; infine dare vita al Ministero della Transizione Ecologica al cui acronimo – MITE – “vuole dare valore”. “Puntare sulla forza degli argomenti, senza ‘gomitate’, senza fermarsi a posizioni ideologiche che rischiano di essere dannose non solo per noi ma anche per i nostri figli e nipoti. Il Ministro – si legge ancora sul sito di SNPA – intende ascoltare e parlare con tutti”.

Il ministro punta a fare dell’Italia una “smart nation”. Finora il nostro Paese non ha dimostrato capacità di prevenire, e, secondo Cingolani, “per poter puntare davvero sulla prevenzione – riferisce SNPA – è indispensabile realizzare una massiccia digitalizzazione, a partire dal Ministero. Occorre dar vita ad un ‘cloud-computing’ che permetta di condividere, mettere in rete ed utilizzare i dati già rilevati da tantissimi sistemi esistenti, dai satelliti, ai sensori presenti sul territorio che monitorano l’ambiente. Un sistema che integrato permetta di assicurare un controllo molto importante e diffuso su tutto il territorio, in un’ottica di prevenzione”.