Sardegna, dipendenti dello spettacolo chiedono di poter lavorare

Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil all'assessore Biancareddu

FEB 24, 2021 -

Cagliari, 24 feb. (askanews) – “Torniamo a fare spettacolo “. Questa la richiesta che le Segreterie Regionali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno portato all’attenzione dell’Assessore alla cultura e spettacolo Biancareddu.

L’assessore ha ricevuto le Organizzazioni Sindacali alla luce della mobilitazione nazionale indetta per oggi dai sindacati confederali nazionali, relativa alla gravissima situazione in cui versa il mondo dello spettacolo dal vivo.

L’intero comparto con il dilagare dell’emergenza economica, sanitaria e sociale causata dal Covid-19 è stato fortemente colpito dalle restrizioni imposte per contrastare l’epidemia,

che hanno impedito a migliaia di lavoratrici e lavoratori di svolgere le loro attività a causa della chiusura al pubblico dei teatri, dei cinema e degli spettacoli dal vivo.

Ci ritroviamo a un anno esatto da questa emergenza sanitaria e purtroppo la situazione non è migliorata: i luoghi della cultura sono ad oggi ancora chiusi e non si intravede alcuna luce all’orizzonte.

Pertanto le Segreterie Regionali hanno espresso all’Assessore l’assoluta necessità che le attività produttive e la programmazione ripartano in totale sicurezza,

anche attraverso la realizzazione di protocolli condivisi di regolamentazione delle misure di contrasto al virus.

I bonus nazionali erogati dall’Inps hanno ristorato solo alcuni lavoratori e non altri che, pur avendo i requisiti contributivi richiesti, per ragioni ancora incomprensibili e inspiegabili si sono ritrovati da ormai un anno senza un euro per sopravvivere.

Le risorse previste dall’art 9 della L.R 22/2020 per i lavoratori atipici, intermittenti e i tanti esclusi dalle indennità nazionali non sono ancora state erogate,

e ad oggi è stato pubblicato soltanto un bando una tantum per i lavoratori autonomi con il sistema click day che ha consentito l’accesso alla misura solo a 1000 beneficiari ed escludendo di fatto tutta la restante platea di lavoratori non autonomi.

In questo senso su richiesta delle Segreterie Regionali l’Assessore si è impegnato a sollecitare l’Assessorato al Lavoro per sbloccare il prima possibile le risorse previste dalla legge 22 a favore dei lavoratori e lavoratrici intermittenti e atipici.

Le Segreterie Regionali hanno quindi richiesto da una parte la garanzia di risorse certe necessaria a traguardare l’emergenza, e dall’altra una prospettiva e uno sguardo lungo per riformare il settore : “Politiche” e “Riforme” che permettano di guardare oltre l’emergenza.

E’ prioritario sostenere i lavoratori dello spettacolo e valorizzare le loro competenze e professionalità al fine di rilanciare un fondamentale settore economico per la nostra Regione.

Diversamente il rischio è che terminata l’emergenza sanitaria si ritorni alla situazione di partenza e i lavoratori dello spettacolo ritornino nell’invisibilità più assoluta, privi di alcun diritto e alcuna tutela.

Infine le Segreterie Regionali hanno anche richiesto che vengano stabiliti Criteri di concessione di contributi che siano chiari e documentabili, al fine di definire con trasparenza quali risorse siano destinate alle imprese e agli organismi e quali a lavoratrici e lavoratori che in questo momento hanno bisogno di TUTELE al pari di tutti gli altri.

Occorre peraltro che la Regione si faccia carico di monitorare ex ante, in itinere ed ex post gli esiti e gli obiettivi dei finanziamenti,

anche in relazione alle ricadute occupazionali e al rispetto del CCNL che è un cardine imprescindibile da cui partire, anche nell’ottica del rilancio di una stagione contrattuale per la stabilità e innovazione del comparto.

Le Segreterie Regionali hanno accolto con favore l’impegno che l’Assessore ha assunto relativamente all’apertura di un tavolo “permanente “di confronto con le associazioni sindacali

al fine di censire il settore e rilanciarlo attraverso politiche di programmazione e investimenti per l’intero comparto dello spettacolo.

Ora occorre tradurre in azioni e risultati concreti gli impegni presi al tavolo, per dare finalmente risposte ai lavoratori e alle lavoratrici dello spettacolo che da troppo tempo rivendicano tutele vere per l’intero settore.