Consiglio Lazio: in aula occhi puntati sui vaccini anti covid

Puntare allo sviluppo di un vaccino italiano

FEB 23, 2021 -

Roma, 23 feb. (askanews) – Semaforo verde per 11 mozioni su diversi argomenti, in particolare sanità e ambiente, da parte del consiglio regionale del Lazio che si è riunito in modalità mista, da remoto e in presenza, presieduto dal presidente Mauro Buschini che ha invitato l’aula a osservare un minuto di silenzio in ricordo dei due italiani uccisi nella Repubblica democratica del Congo, l’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, di Sonnino. Tra le mozioni approvate, cinque riguardano la Sanità e il Covid-19, a partire dalla mozione n. 414 presentata da Emiliano Minnucci, Marco Vincenzi e Fabio Refrigeri (tutti del Pd), sottoscritta anche da numerosi consiglieri regionali. Con questo atto di indirizzo, il consiglio impegna presidente e Giunta regionale a sostenere lo sviluppo di un vaccino italiano contro il virus covid-19, per aumentarne le dosi a livello globale e garantire che vengano somministrate “a tutti i cittadini del mondo indipendentemente dal livello di reddito del proprio Paese di appartenenza”. Con un emendamento illustrato da Gino De Paolis (Lista civica Zingaretti) e Daniele Ognibene (Leu), la mozione è stata integrata con la richiesta alla regione di farsi promotrice di una campagna mondiale, con le regioni degli altri Paesi, per chiedere ai propri cittadini di sottoscrivere un documento da presentare a Onu e Oms perché possano “intervenire presso le società proprietarie dei brevetti per farseli cedere gratuitamente ovvero dietro acquisto degli stessi” e per sollecitare l’Unione europea a diventare capofila “di ogni iniziativa politica e industriale perché i vaccini divengano subito un bene comune dell’umanità e quindi fruibili, per legge e per morale, anche dal più povero dei cittadini del Paese più povero del mondo”. Sempre con riferimento al Covid-19, l’aula ha approvato anche la mozione n. 422 presentata da Massimiliano Maselli, Chiara Colosimo e Antonello Aurigemma (FdI), che invita il presidente della Regione a modificare l’ordinanza n. Z00034, al fine di consentire al personale sanitario di esercitare la propria professione anche in altre strutture sanitarie. In materia di Sanità sono stati poi approvati altri tre atti di indirizzo. La mozione n. 417 di Giuseppe Simeone (FI), che chiede di rafforzare le attività di screening oncologici e di prevenzione a livello regionale, attraverso la riorganizzazione e il recupero degli esami sospesi, la regolamentazione delle liste di attesa e il potenziamento dei servizi territoriali (ospedali di comunità, case della salute, servizi domiciliari, consultori, ambulatori, centri specialistici). La n. 420 di Orlando Tripodi (Lega) impegna presidente e Giunta a intervenire per finanziare i Centri di riabilitazione neuro riabilitativi per soggetti con disabilità e di portatori di handicap permanenti e temporanei, con particolare riferimento alla Erre-D s.r.l. per il rinnovo delle convenzioni e dei finanziamenti necessari a garantire il diritto alla salute dei pazienti e al tempo stesso di preservare il livello occupazionale. La mozione n. 435, presentata da Valentina Corrado (M5s), chiede al presidente e all’assessore regionale alla Sanità di rafforzare l’assistenza sanitaria nelle carceri, sia in termini di aumento del personale medico e sanitario, sia in termini di potenziamento dei reparti di assistenza e primo intervento, e di implementare il numero dei posti disponibili all’interno delle Rems.