Droga, bar e solarium: i punti d’appoggio della cosca a Roma

L'inchiesta della Dda che ha portato oggi a 33 arresti

FEB 16, 2021 -

Roma, 16 feb. (askanews) – Un’autofficina a Sacrofano, un solarium in zona Borghesiana e un bar nel quartiere di Casalotti. Erano questi i punti d’appoggio dell’organizzazione per cui oggi i carabinieri del nucleo investigativo di via in Selci hanno eseguito una ordinanza di custodia nei confronti di 33 persone. Il quadro è ancora una volta quello degli affari della ‘Ndrangheta nella Capitale. Con soggetti calabresi e romani dediti al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, marijuana e hashish). Nel panorama descritto dagli inquirenti emerge il sistema di gestione delle “piazze di spaccio” e le modalità di cessione.

Il solarium della Borghesiana era la base logistica dai responsabili dei pusher. Il tabacchi di Casalotti era gestito in prima persona da Pasquale Vitalone che, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia patrimoniale, attribuiva fittiziamente la titolarità della società di gestione del bar alla moglie e quella relativa alla tabaccheria a due nipoti. Quest’ultima attività commerciale è stata sottoposta a sequestro preventivo contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari personali.

Le accuse contestate sono, a vario titolo, quelle di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, cessione e detenzione ai fini di spaccio, estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto abusivo di armi.

Al vertice di tale sodalizio, che espletava la maggior parte delle attività criminali nell’area nord-ovest di Roma (in particolare nelle zone di Casal del Marmo, Prima Porta, Borghesiana e nei Comuni di Sacrofano, Riano, Capena, Morlupo e Cerveteri), c’era proprio Pasquale Vitalone, del 1976. Lui è un soggetto pluripregiudicato – si spiega – organico alla ‘ndrina Alvaro di Sinopoli, stabilitosi da tempo a Sacrofano.

(Segue)