Frode a Inps e Agea, ai domiciliari imprenditore vicino a boss

Operazione della Gdf di Messina dopo dichiarazioni pentiti

FEB 15, 2021 -

Palermo, 15 feb. (askanews) – Un imprenditore agricolo messinese, ritenuto contiguo ad esponenti della criminalità organizzata operante nell’area dei Nebrodi ed accusato, in concorso con altri, dell’indebita percezione di finanziamenti pubblici e prestazioni assistenziali e previdenziali riconducibili al cosiddetto “falso bracciantato agricolo”, nonché innumerevoli ipotesi di falso è stato posto ai domiciliari dalla Guardia di Finanza. A far scattare la misura cautelare personale sono state le dichiarazioni rese da due recenti collaboratori di giustizia, arrestati nella maxi operazione antimafia “Nebrodi”

Il procedimento è l’evoluzione dell’operazione “Ladybug”, che aveva portato nel dicembre scorso al sequestro preventivo di beni per un valore di circa 1,5 milioni di euro. Nel merito, nella frode scoperta, risultarono implicate ben 15 società che, sistematicamente, erano risultate dedite all’utilizzo strutturato di fatture “gonfiate”, al solo fine di dimostrare ai due enti pagatori, l’Ispettorato dell’Agricoltura di Messina e l’A.G.E.A., spese asseritamente riferibili alla realizzazione di lavori agricoli, in realtà mai sostenute.