Sequestrati 212 milioni al “miliardario del bitume” Domenico Gallo

L'accusa: contiguità con le cosche. Sigilli a immobili e società

FEB 11, 2021 -

Milano, 11 feb. (askanews) – E’ stato sequestrato dalla Guardia di Finanza il patrimonio di Domenico Gallo, il cosiddetto “miliardario del bitume” sospettato di contiguità con le cosche della ‘ndrangheta Piromalli e Zagari-Fazzalari. I sigilli sono scattati su 13 società di capitali, varie partecipazioni societarie, 11 immobili (tra terreni, fabbricati e una villa di pregio), un autoveicolo, 12 orologi di noti marchi e numerosi rapporti bancari e assicurativi per un valore complessivo di oltre 212 milioni di euro.

Secondo la ricostruzione dei pm della Dda di Reggio Calabria, nel giro di qualche decade Gallo è riuscito a entrare in rapporto con esponenti della ‘ndrangheta, uomini della Pubblica Amministrazione e faccendieri. Una rete di contatti che gli ha consentito di accaparrarsi appalti per la realizzione di grandi opere pubbliche. Da un’informativa della polizia agli atti di indagine, emerge che già nel 1985 era stato indicato come elemento di spicco della nuova alleanza tra imprenditoria mafiosa e mondo politico-amministrativo a livello locale e nazionale.

Il nome di Gallo è poi spuntato in indagini come “Cumbertazione”, “Martingala” e “Waterfront”, condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Le indagini hanno fatto emerge una notevole sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio effettivcamente posseduto da Gallo che, tra l’altro, si serviva di una serie di società (direttamente o indirettamente a lui riconducibili) per i suoi affari illeciti.

Fcz/int5