Appendino: non dimentichiamo ciò che per troppo è stato taciuto

Ricordo vittime delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata-istriano

FEB 10, 2021 -

Torino, 10 feb. (askanews) – “Di un popolo si possono bruciare simboli, soffocare parole, negare ricordi, incatenare mani. Ma mai, in alcun modo, si può cancellare l’identità. Oggi, 10 febbraio, ricordiamo le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata-istriano. Per non dimenticare mai più ciò che per troppo tempo è stato taciuto”. Lo ha scritto sui social network la sindaca di Torino, Chiara Appendino, in occasione del Giorno del Ricordo.

“Cosa accade quando l’ideologia sconfigge la realtà dei fatti? Quando la volontà politica opera nella direzione di insabbiare avvenimenti che stravolgono la vita di intere comunità? Succede che quei fatti, anche se condannati all’oblio da un sistema di potere, sopravvivono proprio nei ricordi e sotto la pelle di quelle comunità. E i ricordi diventano parole. Le foto diventano simboli. I racconti diventano storia. E tutto questo diventa identità”, ha scritto la sindca di Torino su facebook.