In un libro la “preistoria” della Tv italiana

Dalle prime sperimentazioni fino alle emittenti private

FEB 1, 2021 -

Roma, 1 feb. (askanews) – La nascita e la crescita della televisione in un libro, “La preistoria della tv italiana”, di Tullio Camiglieri e Francesco Pontormo.

La tv classica è ormai un elettrodomestico in disuso. Fino a trent’anni fa guardare la tele era il passatempo principale per i giovani a casa, oggi invece ci sono il web, i social, gli smartphone e la tv è roba perlopiù da vecchi, ad eccezione delle amatissime serie, trasmesse però su diverse piattaforme a pagamento. Il volume di Camiglieri e Pontorno (Europa Edizioni, 116 pagine, 13.90 euro) ripercorre le tappe che hanno portato la tv a conquistare un posto di primo piano nelle case di tutti gli italiani. Dalle sperimentazioni degli anni Venti alle prime messe in onda a cavallo tra il 1939 e il 1940, dall’inaugurazione delle trasmissioni Rai nel 1954 alla moltiplicazione delle tv private dal 1976 in avanti.

Le vicende che ruotano intorno alla tv in Italia non possono naturalmente che tener conto dei partiti e della politica, di leggi e normative che hanno influenzato l’essenza stessa della tv italiana, ben diversa da quella di altri Paesi, europei e non. Un viaggio affascinante e ricco di citazioni che racconta l’evoluzione e le contraddizioni del mezzo più rappresentativo della società del dopoguerra, amato da gran parte degli italiani e oggetto di polemiche e dibattiti a non finire, fino al suo quasi esaurimento al giorno d’oggi.