Giornata Memoria, Cirio: a scuola si studi di più storia recente

"Il Covid ci ha portato a necessità di essere più uniti"

GEN 27, 2021 -

Torino, 27 gen. (askanews) – Mantenere viva la memoria, incentivando lo studio della storia recente a scuola. Lo ha proposto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che oggi a Moncalvo nell’astigiano, ha preso parte a una delle cerimonie del Giorno della Memoria, insieme al vicepresidente Fabio Carosso e all’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi.

“Non dobbiamo pensare che il Giorno della Memoria appartenga al passato appartiene al nostro presente”, ha ammonito Cirio.

“Molte volte ognuno di noi rischia di essere complice dell’intolleranza, anche nei propri comportamenti quotidiani. A volte noi non siamo umani nella nostra giornata, non siamo umani in famiglia, non siamo umani col nostro vicino, a volte non siamo umani anche con noi stessi, perché viviamo in un mondo che va veloce e in cui fermarsi a riflettere sui valori veri non è qualcosa che siamo più abituati a fare”, ha detto Cirio.

“Forse il Covid nella sua drammaticità ci ha un po’ portati a ripensare al valore dell’essere umano, alla necessità di essere uniti gli uni con gli altri, al fatto che siamo tutti uguali e al fatto che abbiamo bisogno tutti gli uni degli altri”, ha aggiunto Cirio, esortando a prendersi “tutti un impegno sostanziale a essere più tolleranti nella nostra vita di tutti i giorni e nel praticare l’esercizio della memoria, che i social e l’evoluzione della comunicazione non ci aiutano molto ad esercitare. La modernità, la tecnologia ci aiuta a ricordare, ma ci ha tolto il piacere della scoperta della storia, della ricerca”.

“Noi prendiamoci, cari colleghi del governo regionale, un impegno per l’anno prossimo: quando sarà superata l’emergenza dobbiamo far vivere al nostro Piemonte una Giornata della Memoria ancora più viva, iù forte, più partecipe, coinvolgendo ancor di più le nostre scuole e favorendo l’istruzione e l’insegnamento della storia a scuola”, ha esortato Cirio.

“I nostri figli a scuola studiano a memoria le guerre puniche, sanno a memoria tantissimo della nostra storia antica ed è un bene, ma non sanno la storia recente e questo io credo che sia un male o un male a cui noi come Governo regionale possiamo porre rimedio, incentivando lo studio della storia recente del nostro Paese all’interno delle scuole del nostro Piemonte”, ha proposto Cirio.