Torino, 26 gen. (askanews) – Il Piemonte ha 7 siti ritenuti “molto buoni” e uno “buono” su 67 aree idonee a ospitare le scorie nucleari, individuate sul territorio nazionale. Il dato è emerso nel corso del Consiglio regionale aperto dedicato proprio al tema, in cui a inizio seduta sono intervenuti anche esponenti di Sogin.
Per individuare i siti potenzialmente idonei a ospitare il deposito sono stati applicati a tutto il territorio nazionale 15 criteri di esclusione, che hanno condotto a individuare 67 siti idonei, divisi in 4 fasce. Solo 12, di cui 7 in Piemonte, sono stati inseriti sono stati inseriti nella fascia più alta, che corrisponde ai siti ritenuti “molto buoni”.
Le zone che sono state escluse riportano la presenza di attività vulcanica, sismica, o di faglia, problemi idraulici, essere sopra i 700 metri di altitudine, entro 5 km dalla costa, entro 1 km da autostrade, strade principali e ferrovie, non adeguatamente lontano dai centri abitati, e ancora essere in presenza di aree industriali, dighe, aeroporti, o aree naturali protette.