Agroalimentare, Crea: Dop-Igp +4%, valgono 17 miliardi

Sono il comparto più dinamico dell'agroalimentare italiano

GEN 22, 2021 -

Roma, 22 gen. (askanews) – Le produzioni di qualità certificata (DOP-IGP) che, meglio di altre, hanno fatto fronte alle difficoltà legate alla pandemia, si confermano tra le più dinamiche dell’agroalimentare italiano, con un valore della produzione che, tra componente alimentare e vinicola, raggiunge i 17 miliardi di euro (in crescita di oltre il 4%), pari ad una fetta stimata equivalente al 19% del totale dell’agro-alimentare italiano.

Il comparto dei prodotti con una provenienza geografica, inoltre, appare tra quelli che meglio hanno saputo fronteggiare le difficoltà derivanti dalla pandemia, svolgendo una funzione strategica anche per la tenuta economica e sociale dei territori coinvolti nella loro produzione.

L’annuario del Crea sulla agricoltura italiana riporta i numeri del sistema DOP-IGP: 309 produttori alimentari DOP-IGP; 3 STG, di cui l’ultimo registrato il 13 marzo 2020 è il piatto Amatriciana tradizionale; 88.490 operatori coinvolti tra produzione e trasformazione; 44.714 allevamenti; 229.912 ettari di superficie investita; 528 vini a denominazione, 410 DOP (divisi secondo la tradizionale menzione italiana in 77 DOCG e 333 DOC) e 118 IGP; 17 miliardi di euro il valore della produzione della componente alimentare e vinicola; 9,5 miliardi di euro il fatturato all’estero, il 21% del totale agroalimentare: 5,6 miliardi di euro fornito dai vini, 3,8 miliardi di euro dall’agroalimentare.

Questi, invece, i numeri della agricoltura biologica: 81.000 operatori, di cui 70.540 produttori agricoli e 21.000 trasformatori; quasi 2 milioni di ettari di superficie investita. Il mercato dei prodotti biologici risulta in continua crescita: nel I° semestre 2020, il valore dei consumi biologici è aumentato del 4,4% rispetto al 2019, raggiungendo i 3,3 miliardi di euro.